Le sigle sindacali del trasporto aereo del personale Anpac, Anpav e Anp, hanno deciso di far slittare lo sciopero di piloti e assistenti di volo di Alitalia, previsto per venerdì 26 luglio, al 6 settembre prossimo.
La protesta durerà 24 ore ma darà un po’ di respiro ai viaggiatori in un “periodo caldo” di partenze e spostamenti. Sulle stesse posizioni anche l’Usb che critica aspramente la decisione di ieri, del ministero dei Trasporti, di ridurre l’astensione indetta dai sindacati, dalle 24 ore iniziali a sole 4ore. “L’atto del ministro – si legge in una nota – va nella medesima direzione di molti suoi predecessori di restringere ancor di più il diritto di sciopero oltre gli enormi limiti imposti dalla legge tra le più restrittive in Europa, tra l’altro nella difficoltà di dare risposte ai grandi problemi di un settore senza regole da decenni, tra l’altro in un momento particolare nel quale lo spettro del piano Alitalia che aleggia sui lavoratori. Ci aspettiamo comunque che il ministro confermi l’impegno assunto nel tavolo di ieri di convocare per un contratto con i vettori entro settembre prossimo“.
Intanto, va a chiudersi questo pomeriggio di passione per il trasporto pubblico locale, con disagi in tutte le principali città per la protesta proclamata unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisle Uiltrasporti “per dare sostegno alla piattaforma unitaria di proposte `Rimettiamo in movimento il Paese´ indirizzata al governo, per avviare un confronto su trasporti, infrastrutture per renderle efficienti ed efficaci, su regole chiare che impediscano la concorrenza sleale tra le imprese e che diano priorità alla sicurezza dei trasporti e sul lavoro, nonché alla tutela ambientale e sul diritto di sciopero“.
Nonostante ciò, oggi è una giornata critica per i trasporti oggi in Italia. Dopo la conferma dello sciopero ieri pomeriggio da parte dei sindacati, da stamani incrociano le braccia a scaglioni i responsabili di treni, bus, metropolitane, trasporto marittimo, autostrade, taxi e autonoleggio. Lo sciopero riguarda appunto il trasporto pubblico locale (4 ore secondo modalità locali, con Roma e Milano a rischio nel pomeriggio), ferroviario (fermi i treni per 8 ore dalle 9 alle 17), merci e logistica, trasporto marittimo e i porti, le autostrade, i taxi, l’autonoleggio.
Lo sciopero a Roma si conclude alle 16.30. Per ora si sono verificate ripercussioni sulle linee A, B, B1 della metropolitana, sulla ferrovia Roma-Viterbo, sulla Roma Lido, tutte attive ma con corse ridotte. Chiusa la ferrovia Termini-Centocelle, mentre risulta regolare il servizio della metro C. Bus e tram hanno subito possibili riduzioni delle corse.
Disagi a macchia di leopardo a Napoli e in Campania a causa dello sciopero nazionale dei trasporti proclamato oggi dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Faisa Cisal. Nel capoluogo partenopeo si sono fermate la linea 1 della metropolitana – molto gettonata dai turisti – e la funicolare di Chiaia i cui lavoratori hanno aderito allo sciopero nazionale di 4 ore (dalle 9 alle 13) del trasporto pubblico locale. Pressoché regolare a Napoli città il servizio urbano dell’Anm con i bus che – salvo qualche eccezione – circolano regolarmente. Funzionano a pieno regime anche la funicolare Centrale e la funicolare di Montesanto. Minimi i disagi per quanto riguarda il servizio metropolitano garantito da Trenitalia sulla linea 2 dove – allo stato – si registra solo qualche corsa saltata. Non si segnalano criticità per quanto concerne le tratte ferroviarie regionali in considerazione del fatto che la protesta non riguarda il personale di Rfi operante in Campania.
Nel settore ferroviario la protesta è iniziata dalle 09.00 e proseguirà fino alle 17.00. La protesta sindacale non comprende il personale di RFI operante in Campania. Circoleranno regolarmente le Frecce di Trenitalia. Saranno inoltre garantiti i collegamenti regionali nelle fasce pendolari, con possibili leggere modifiche al programma dei treni. Sarà assicurato il collegamento fra Roma Termini e l’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino.