Economia e Welfare

PER I LAVORATORI CHE SOFFRONO DI APNEE NOTTURNE SALE IL RISCHIO DI INFORTUNI SUL LAVORO

Nel lavoratore con “sindrome delle apnee ostruttive nel sonno” (OSAS) il rischio per incidente sul lavoro è doppio rispetto ad un lavoratore non affetto da OSAS.

Nei giorni in cui l’INAIL ha comunicato che in Italia le morti sul lavoro nel 2015 sono aumentate di ben il 16% rispetto al 2014, il gruppo di ricerca coordinato dal Dott. Sergio Garbarino (Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Genova), in cui è presente tra gli altri il Prof.. Nicola Magnavita (Unità di Medicina del Lavoro, Università Sacro Cuore di Roma), diffonde i risultati di una importante ricerca pubblicata a giugno su SLEEP, la più prestigiosa rivista scientifica al mondo in materia di medicina del sonno, con la quale per la prima volta è stato quantificato scientificamente tale rischio in ambito lavorativo.

Questa preziosa ricerca arriva proprio a ridosso della recentissima diffusione del documento approvato da Governo e Regioni che definisce l’OSAS “Un grave e crescente problema sanitario, sociale ed economico”.

“E’ proprio questo l’aspetto più rilevante del nostro studio – evidenzia Sergio Garbarino – e cioè l’assoluta necessità di volere disporre di dati ottenuti con metodi rigorosamente scientifici per poter confermare conoscenze di rilevante impatto socio-sanitario. Oggi la certezza del dato scientifico è imprescindibile per persuadere chi amministra il nostro Paese ad investire maggiori risorse nella prevenzione, a mio parere, la vera arma vincente per migliorare la nostra salute e la nostra sicurezza, sia sul lavoro che nella vita”.

Il risultato di questa ricerca è di assoluta attualità e importanza per diverse ragioni. In primo luogo perché gli incidenti sul lavoro in Italia, pari ad 1.000.000 all’anno, con 1.200 morti e 25.000 casi di invalidità permanente, causano la perdita di oltre 16.000.000 di giornate lavorative e sono in costante aumento (fonte jobtel.it con dati INAIL ed ILO).

“Il fatto che l’OSAS non sia una malattia professionale ha finora distolto il sistema di prevenzione nei luoghi di lavoro dall’attenzione che questa condizione merita” afferma Nicola Magnavita. “I dati che abbiamo raccolto ci inducono a credere che una efficace politica di screening dell’OSAS e di promozione della salute del sonno possano contribuire ad evitare 250.000 infortuni, 300 morti e 6.000 casi di invalidità l’anno, solo nel nostro Paese.”

Numeri questi che hanno spinto il Comitato Centrale per l’Albo Nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’Autotrasporto di cose per conto di terzi ( Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), ed in convenzione con il DINOGMI-Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili dell’Università degli Studi di Genova, rappresentato dallo stesso Sergio Garbarino e dal suo direttore Prof. Giovanni Luigi Mancardi, a lanciare il programma di prevenzione denominato Progetto OSAS- Sonnolenza Autotrasporto Salute Sicurezza . Il Progetto ha come principale obiettivo quello di prevenire incidenti ed infortuni degli autisti professionali e ovviamente di coloro che vi si trovano coinvolti. Tra le varie iniziative sarà avviata una importante operazione di Screening dell’OSAS che coinvolgerà circa 10.000 autotrasportatori italiani, categoria di lavoratori nella quale l’OSAS è presente in una percentuale di circa il 30%.. Si cercherà inoltre di favorire un’azione informativa, formativa ed educativa sui temi della prevenzione della sonnolenza alla guida ed in particolare della sindrome delle apnee ostruttive del sonno al fine di accrescere la percezione della gravità del fenomeno tra gli operatori del settore e diffonderne una migliore conoscenza.

Queste e altre informazioni sul Progetto OSAS saranno comunicate durante l’evento di presentazione che si terrà a Roma il giorno 14 luglio 2016 alle ore 9.30 presso la Sala Emiciclo, Motorizzazione civile, Via G. Caraci, 36.

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