Con la lettura affidata a Toni Servillo di alcuni brani della sceneggiatura del film “Trevico-Torino – Viaggio nel Fiat-Nam” si aprirà questo pomeriggio presso la suggestiva location dell’Abbazia del Goleto in Irpinia la mostra ‘Piacere, Ettore Scola’. Una raccolta di testi, filmati, cimeli, fotografie, disegni e carteggi che per la prima volta in assoluto racconteranno uno dei cineasti italiani più apprezzati a livello internazionale, capace con arguzia e ironia di fotografare in modo irripetibile la società italiana e francese, al punto da essere tra gli autori preferiti dalla critica oltralpe. Dall’infanzia alla sua ultima opera cinematografica “Che strano chiamarsi Federico”, in cui omaggia l’amico e collega Federico Fellini, la mostra celebra l’autore di “C’eravamo tanto amati”, “Una giornata particolare” e “La famiglia”. Scola inoltre è irpino: nasce in provincia di Avellino, a Trevico nel 1931, e l’evento sottolinea la forte tradizione cinematografica del territorio, che vanta il festival del cinema neorealistico fondato nel 1959 da Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio, il Laceno d’Oro.
Filo conduttore del percorso è il disegno, grande passione del regista ed elemento costante di tutta una vita, da cui prese avvio la sua carriera: come disegnatore e umorista nella redazione della gloriosa rivista del Marc’Aurelio, Scola mosse i primi passi per poi riproporre quei personaggi nei suoi film. Esposti anche alcuni carteggi con altri registi e sceneggiature originali, spezzoni di film, di cinegiornali dell’Istituto Luce, di interviste e programmi radiofonici ideati e sceneggiati da Scola. Tra le chicche: i modellini scenografici del film “Concorrenza sleale” e “Il viaggio di Capitan Fracassa”, i premi ottenuti nella carriera, la lettera di “Totò, Peppino e la Malafemmina” alla cui stesura Scola prese parte, fotografie e oggetti personali. Evidente sarà in tutta l’esposizione la coerenza ideologica del regista testimoniata dal costante impegno civile e sociale evidenziato sia nei film che nel ruolo politico di Ministro del Governo Ombra nelle file del PCI.
La mostra, curata da Marco Dionisi e Nevio De Pascalis e dedicata alla giornalista Bruna Curzi Bellonzi, e’ realizzata da Cultitaly e organizzata in collaborazione con la famiglia Scola, lo Studio E.L. di Cinecittà, l’Istituto Luce, Rai Teche, l’Aamod, l’Archivio Antonio Pietrangeli, New Cinema Italiano.
Visitabile dal 21 settembre al 12 ottobre, ‘Piacere, Ettore Scola’ rientra in un ciclo di appuntamenti del progetto “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” che dopo aver toccato nell’edizione pilota della scorsa primavera i Comuni di Mirabella Eclano, Rotondi e Manocalzati, si sposta al Carcere Borbonico di Avellino e in Alta Irpinia tra Bagnoli, Nusco e Sant’Angelo dei Lombardi. Gli appuntamenti, che godono del patrocinio del Madre Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di Napoli, sono promossi dal Comune di Bagnoli Irpino sotto la direzione artistica di Maria Savarese e finanziati dalla Regione Campania attraverso P.O. F.E.S.R. Regione Campania 2007-2013 Ob. Op. 1.12.
(Orari: da giovedì a domenica, h. 10 – 13 e 16 – 19 Ingresso: libero)