“La Nota di aggiornamento al Defr fornisce in sostanza una sintesi delle azioni già avviate e del loro stato di attuazione o da avviare in futuro, ponendo in evidenza gli eventi ed interventi che possono influenzare, in modo positivo e/o negativo, la realizzazione futura degli obiettivi già descritti in precedenza e su cui la governance della Regione Campania intende impegnarsi per i prossimi tre anni”. Così si è espresso il Presidente della Commissione Bilancio e Finanze, Francesco Picarone ha introdotto in Consiglio regionale il Defr 2018-2020, aggiungendo che: “Il provvedimento è suddiviso in due parti la prima parte presenta alcuni aggiornamenti sulla situazione economica e finanziaria del paese in modo particolare e le strategie prevalenti e le riforme strutturali tra le quali: la riforma della Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione alle politiche del personale; la riforma delle società partecipate; la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, gli investimenti e infrastrutture, la ricostruzione dopo gli eventi sismici e rischio idrogeologico, gli investimenti e l’ innovazione nel settore dei trasporti; la seconda parte è dedicata alle politiche regionali: le politiche sanitarie e del settore socio –sanitario, con riferimento al completamento del percorso positivo a condurre la Regione al di fuori dal Piano di rientro; le politiche di investimento nel settore dei trasporti volte a riqualificare le stazioni regionali, mediante l’attuazione di programmi dedicati quali il Programma Smart stations e alla creazione di una rete integrata degli scali aeroportuali campani al fine di valorizzarne la complementarietà; inoltre, la programmazione unitaria regionale nel coordinamento dei fondi di coesione comunitari e nazionali e di presidio dei programmi operativi nazionali e realizzazione degli interventi strategici in essi contenuti, nonché definizione della programmazione regionale strategica e integrata post 2020 mediante un sistema di governance in grado di valorizzare il territorio nelle sue diverse articolazioni; il Patto per lo sviluppo economico della Regione Campani, il Patto Sud – Settore tematico ambiente –intervento strategico, il “Piano regionale bonifiche”, il Settore tematico Sviluppo economico e produttivo. Il Presidio PON Imprese e competitività, le Strategie territoriali, il Masterplan Litorale Domizio, il Buffer Zone Pompei, le Politiche relative alle risorse umane”. L’esponente del Pd ha poi sottolineato che “tutto il documento è stato condizionato in buona parte dai giudizi di parifica della Corte dei Conti che hanno fatto riscontrare a seguito degli stessi un maggior deficit per il 2014 di 510 milioni e per il 2015 si prefigura un deficit delle stesse dimensioni di circa 500 milioni che hanno influenzato necessariamente soprattutto le politiche finanziarie sottese al documento. Esso, in particolare, si occupa di un taglio lineare dell’8,5 per cento per consentire di salvaguardare tutti gli interventi urgenti e prioritari politicamente che l’Amministrazione ritiene importanti quali quelli relativi al fondo di sostegno per la disabilità, quelli relativi al trasporto gratuito per gli studenti, gli interventi di bonifica ambientale e tutti gli interventi ritenuti socialmente prioritari. In conclusione Picarone ha dichiarato che: “Tutto questo quadro non è stato annullato dal buon corso che sta avendo il cosiddetto ‘spalma debiti’ nel Parlamento qui abbiamo la possibilità di spalmare in un ventennio e non in tre anni il maggiore disavanzo del 2015 e anche quello del 2014 in otto anni, quindi tutte e due in un ventennio. Si palesa ormai questa decisione del Parlamento che aiuterà non poco a sostenere queste politiche che potranno essere riviste per conservare maggiormente i diritti, ma, come ho detto, non le annullano perché resta una condizione di costrizione di un bilancio che non ha molta spesa libera”.