Cultura

Pier Paolo Pasolini, donati in una biblioteca di Udine scritti “inediti” dell’autore

A distanza di anni un’insegnate di Udine cede alla Biblioteca civica Joppi che si trova appunto nella cittadina friulana diversi scritti inediti dello scrittore, poeta e regista Pier Paolo Pasolini sostenendo che la struttura pubblica è quella meglio deputata a custodire e trasmettere questi beni dell’autore scomparso a Roma nel 1975. La professoressa, amica di famiglia dello scrittore, possedeva tra tante cose manoscritti di testi in lingua italiana e in lingua friulana, disegni e schizzi, poesie (diverse sempre in lingua friulana) e fotografie. Però c’è anche un gruppo di fogli non ancora esaminato e sul quale si concentrerà l’attenzione degli studiosi.  Il materiale (risalente al 1941) che ora è raccolto in uno specifico fondo appunto, da una zia di Pier Paolo Pasolini, di nome Giannina Colussi. La professoressa ne venne in possesso in occasione delle sue visite di cortesia successive alla stesura della tesi stessa e poco dopo la morte del poeta, nel novembre 1975. Il materiale viene considerato dagli esperti di “assoluto valore culturale” e schiuderebbe nuovi profili dell’autore di Ragazzi di vita nato a Bologna ma friulano nello spirito, testimoniandone la precocità dell’attività poetica. Non ce n’era bisogno, ma comunque da questi scritti si conferma anche la grande sensibilità nei confronti della lingua friulana. Il materiale donato sarà catalogato, digitalizzato e messo a disposizione di studiosi e studenti indicandone l’origine dei testi utilizzati e la fonte. Infine questo è stato il commento del Sindaco di Udine Furio Honsell “La biblioteca di Udine si arricchisce di documenti preziosissimi e autentici risalenti agli anni ’40, assieme a documenti personali e interventi del poeta in vari quotidiani. Documenti importanti per la figura dell’autore e per la ricostruzione filologica della genesi di alcune poesie”. 

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