di Gianni Pittella
L’affetto e la stima con cui reciprocamente ci seguiamo da anni mi permette di rivolgervi un pensiero sincero e pressante sul referendum del 4 dicembre.
A me pare ormai chiaro che si sta creando un clima in cui contano poco i contenuti della riforma costituzionale, e cresce il desiderio di votare contro per esprimere una protesta di vario tipo, per lanciare un segnale di disagio, per manifestare una simpatia o una antipatia.
Se non fermiamo questo trend, il No vincerà e qualcuno sara felice per un giorno di aver espresso il suo mal di pancia, ma alla fine ci saremo solo privati della possibilità, unica dopo decenni, di ammodernare il nostro Paese con un nuovo sistema istituzionale più veloce, più semplice, più efficace.
Per fermare questa deriva non servono tanto conferenze o dibattiti, serve diventare ciascuno di noi attivista o candidato.
Parlare con i nostri amici, andare nelle case di chi conosciamo per spiegare che in gioco non c’è’ il futuro del premier o del segretario del pd (quello lo stabiliremo alle elezioni e al congresso) ma la possibilità o meno di cambiare in meglio il Paese.
Ma possibile che nel mondo dove tutto si rinnova e cambia ad una velocità supersonica noi dobbiamo ancora avere una Camera e un Senato – mille parlamentari – che fanno la stessa identica cosa e che rendono le decisioni lunghe, lunghissime a volte impossibili?
Ecco perché mi affido a voi, voi che siete stati i costruttori di tanti miei consensi, e vi chiedo di fare una cosa molto più importante per noi tutti: far vincere il SI.
Mancano meno di venti giorni e se volete potete convincere centinaia di persone e diventare decisivi per la vittoria.
Il 4 Dicembre #bastaunsi per portare il nostro Paese nel futuro!