“Ho la possibilità di far conoscere una bella storia di solidarietà scoprendo una targa dedicata a un’anonima benefattrice napoletana che, con la massima riservatezza e grande cuore, ha donato al Policlinico Nuovo 300mila euro, permettendo così di inserire nella squadra del prof. Giovambattista Capasso, direttore del Dipartimento interaziendale di Nefrologia, due ricercatori”. La presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio, ha visitato nella mattinata di martedì, le unità complesse di Oncologia e Nefrologia e Dialisi, accompagnata dal presidente della commissione Sanità Lello Topo e dal rettore della Seconda Università di Napoli, Giuseppe Paolisso.
“Ci sono eccellenze straordinarie che vanno ulteriormente valorizzate”, ha sottolineato la presidente D’Amelio dopo aver salutato i degenti della nuova struttura di Nefrologia dell’Adulto e del Bambino dove, in sostituzione del percorso di dialisi tradizionale, è possibile scegliere la dialisi lunga o cosiddetta “dolce”, eseguita dalle ore 22.00 alle 6 del mattino. “Siamo di fronte a una sinergia vincente tra il pubblico, che deve fare sempre di più per sostenere quanto ha fin qui realizzato e reso possibile, e il privato. E’ un messaggio importante – ha precisato – che viene lanciato, in una città che non è solo violenza, come riportano le cronache di questi giorni, ma generosità e azioni positive da cui è possibile ripartire”.
Raffaele Topo, consigliere Pd e presidente della commissione Sanità, ha evidenziato come vengano messe “in sintonia università e assistenza. E’ il tempo dell’investimento in tecnologia, edilizia sanitaria e capitale umano, un lavoro che richiede costanza. Accanto al trasferimento dei fondi statali, che quest’anno per la prima volta non vengono ripartiti solo con la rigida regola dell’anzianità, c’è un saldo in attivo che consente di investire per rafforzare il servizio pubblico pesantemente indebolito in questi anni di commissariamento”.
La presidente ha incontrato i giovani ricercatori dell’equipe del professor Capasso, che grazie alla donazione della benefattrice possono essere sostenuti nelle loro ricerche. “Nessuno ha conosciuto questa donna che, con il suo gesto, ci consentirà di portare avanti importanti progetti“, ha dichiarato il direttore del Dipartimento di Nefrologia: “Non vogliamo solo chiuderci nei laboratori, ma creare con i pazienti un rapporto attento alle loro necessità”.