Inaugurata con un bagno di folla a Portici la sede del comitato elettorale della lista demA, il movimento che fa capo a Luigi de Magistris e di cui Claudio de Magistris è il segretario. “Abbiamo deciso di investire concretamente nell’allargamento di un progetto che noi consideriamo rivoluzionario, perché mette insieme due cose che è difficile collaudare, in questo momento, nel nostro Paese: la rottura del sistema fuori da ogni compromesso morale, e poi innovazione e affidabilità di governo. Noi abbiamo difetti, facciamo errori perché siamo umani, perché non abbiamo soldi né giornali, né lobby, né apparati. Ma vi assicuro che l’empatia che si è creata dal punto di vista umano tra noi amministratori e gli abitanti di Napoli, non c’è in altre parti d’Italia. Oggi il partito a Napoli è il popolo. Abbiamo cercato di ribaltare il concetto di potere forte. Mente altri che governano si alleano a banche, strutture finanziarie, lobby, noi ci siamo alleati davvero con la gente”. Così si è espresso il sindaco di Napoli, a sostegno del candidato sindaco per il centrosinistra Salvatore Iacomino.
La lista demA, nel panorama porticese, rappresenta una delle maggiori novità di queste elezione amministrative. Un mix di nomi conosciuti e volti nuovi, uomini che vengono da passate esperienze amministrative come Aniello Pignalosa e Raffaele Cuorvo, giovanissimi alla loro prima esperienza, e donne alla prima candidatura ma in realtà già note per il loro attivismo politico. Tra queste abbiamo incontrato Patrizia Perrone, insegnante e scrittrice, già vicepresidente dell’associazione nazionale Illumin’Italia e referente del comitato Lip scuola napoletano, che molto si é spesa nella lotta contro la Buona Scuola renziana.
Come si passa dall’attivismo politico della cosiddetta società civile a una candidatura alle amministrative?
Il passo è breve, addirittura oserei dire necessario, perché chi si pone l’obiettivo di cambiare la nostra società non puo tirarsi indietro rispetto alle nuove sfide della politica. Del resto in queste elezioni amministrative il mio non é l’unico volto legato al mondo della scuola, basti pensare a Fiorella Esposito ,candidata sindaco dalla coalizione a sinistra ad Arzano, con la quale ho condiviso tante azioni di protesta contro le storture della legge 107.
Chi ha a cuore il mondo della scuola pubblica non puo disinteressarsi del territorio in cui vive, le due cose sono estremamente legate, e in assoluta continuità. Inoltre trovo che il movimento demA sia servito proprio a far trovare il coraggio alle persone come me, pronte a lottare per cambiare il territorio ma poco disposte a sottostare alle logiche partitiche che hanno creato una evidente frattura tra il popolo e la politica.
Ci racconti il suo sostegno a Salvatore Iacomino.
Salvatore ha una storia politica coerente, sempre a sinistra, inoltre in Sinistra Italiana demA ,trova uno dei suoi naturali interlocutori. E` un grande ascoltatore, unisce la sua esperienza a una dote che in politica io trovo fondamentale, l’umiltà. Credo che insieme potremmo fare un buon lavoro per la città, i porticesi hanno diritto a un governo che unisca l’efficienza alle pratiche di ascolto e che sappia incentivare le politiche dal basso. Che sappia stare non solo dalla parte del popolo, ma che stia insieme al popolo per costruire un futuro più giusto per i nostri figli.
Quali sono i punti di forza del vostro programma?
Innanzitutto vogliamo riportare il Comune inteso come istituzione fatta di luoghi e di persone tra la gente, eliminare le distanze tra le persone e la politica, e il segno tangibile potrebbe essere proprio lo spostamento del Palazzo Comunale da un luogo isolato e poco accessibile come via Campitelli ad un altro luogo situato nel cuore della città. Poi vorremmo parlare di acqua pubblica, le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese e sono stufe di pagare bollette cosi salate nonostante un referendum popolare. Inoltre vorremmo che si tenessero assemblee popolari periodiche per discutere della reale attuazione del programma durante il mandato. L’epoca delle promesse elettorali mai mantenute è finito, tutti a Portici negli anni hanno promesso mari e monti, salvo poi accorgersi che i soldi non ci sono, che il governo centrale ha chiuso i rubinetti e che le casse comunali sono vuote. A tal proposito il comune dovrà essere capace di intercettare tutti i fondi europei possibili per poter terminare opere promesse ma mai completate. I cittadini sono stanchi , infatti ,servono fatti concreti.
Di cosa le piacerebbe occuparsi all’interno della casa comunale?
La mia priorità sarà sempre il mondo dell’infanzia e dell’istruzione, mi piacerebbe creare politiche che mettano i bambini e le bambine al centro, che pensino a una idea di città su misura anche per loro. Sa, i bambini non votano ed a volte ho il sospetto che la politica li trascuri per questo motivo…