Milovice, su iniziativa dell’Ambasciata d’Italia a Praga, anche quest’anno, si è tenuta la cerimonia di commemorazione al Sacrario militare italiano di Milovice, luogo di sepoltura di 5.276 soldati italiani e di militari di altre nazionalità, caduti in Repubblica Ceca durante le due Guerre mondiali. Il cimitero si trovava nei pressi di un grande campo di concentramento: un campo di smistamento dei prigionieri che venivano dirottati ai vari campi di lavoro. Milovice ospitò fino a oltre 15mila soldati italiani, le cui condizioni come del resto quelle degli altri prigionieri, in special modo russi erano estremamente precarie. Nel cimitero di Milovice riposano 5358 soldati italiani, ai quali ogni anno, dal 1919 venivano resi gli onori. Poi la parentesi tragica della guerra, l’occupazione delle truppe del Patto di Varsavia e infine i carri armati russi che nel ’68 stroncarono la primavera di Praga e le speranze di libertà di un nobile popolo. La zona venne interdetta e nessuno potè avvicinarsi al cimitero. Unica eccezione, nel ’63, una delegazione italiana guidata dall’allora sottosegretario al Commercio con l’estero Luigi Caiazza, che aveva il padre sepolto proprio lì. Durante la celebrazione, sono state deposte delle corone di fiori ai piedi del monumento ai caduti. La banda militare del Comando della guarnigione di Praga ha eseguito “La canzone del Piave” e gli inni nazionali italiano e ceco. La cerimonia si è conclusa con la declamazione della “Preghiera del soldato” da parte del Carabiniere in servizio all’Ambasciata d’Italia. Tra i presenti, oltre all’Ambasciatore dottore Mauro Marsili, il presidente del gruppo interparlamentare di amicizia tra la Repubblica Ceca e l’Italia, Vojtěch Munzar; il Direttore del Comando militare regionale di Praga e membro del consiglio di sicurezza, Roman Tkačík; il presidente dell’A. R. Mi. (Associazione Militare del Ricordo di Milovice) e membro del direttivo dell’Unione degli ufficiali e sottufficiali delle forze armate della Repubblica Ceca, Svetozar Plesnik; il presidente del COMITES Comitato degli italiani residenti all’estero della Repubblica Ceca, Roberto Massa; e una delegazione di alpini coordinata dalle Sezioni di Belluno e di Conegliano.
Le celebrazioni sono poi proseguite con una visita guidata al museo militare cittadino e una Santa Messa nella chiesa di Santa Caterina d’Alessandria.
A cura di: Raffaele FATTOPACE