Economia e Welfare

Presentata in conferenza a Salerno la relazione annuale sui detenuti e non dell’anno 2022

Si è tenuta stamattina presso la sala del Teatro di San Demetrio Martire, Salerno, la conferenza stampa sulla relazione annuale del Garante delle Persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

A presentarla è stato il Garante Samuele Ciambriello, ponendo in evidenza quelli che sono i dati più critici per la provincia di Salerno nella relazione dell’anno 2022:

Le tre carceri di Eboli, Fuorni e Vallo della Lucania ospitano 585 ristretti e di queste solo il primo rispetta la capienza regolamentare prevista, mentre Vallo della Lucania ha un sovraffollamento di 15 detenuti e Fuorni di105 unità, con un incremento di 97 unità rispetto al semestre precedente.

Samuele Ciambriello si è espresso sulla questione: “Questo accade per diversi motivi, la politica continua a sottovalutare i problemi del carcere. C’è un problema di sovraffollamento, bisognerebbe capire quali leggi hanno incrementato il numero dei detenuti nei penitenziari togliendo persone alle comunità. Inoltre, il numero degli agenti non sempre è sufficiente: nel carcere di Fuorni ad esempio ne mancano 77, ma questi non sono gli unici problemi. Un’altra problematica rilevante è l’elevato numero di tossicodipendenti delle carceri di Salerno, 182, assistiti da poco personale che non ha nemmeno una stabilità lavorativa: troppe volte i medici vengono sostituiti e questo crea una situazione di disagio nei detenuti, che magari avevano creato un’empatia con i precedenti collaboratori. Penso poi ai 120 tossicodipendenti e ai 12 malati psichici anche a Fuorni, problemi seri.”

Rocco Alfano, procuratore aggiunto del tribunale di Salerno, in merito a ciò ha espresso la sua speranza e fiducia nell’efficacia della riforma Cartabia, con l’obiettivo di ottenere un’inversione di tendenza nel sovraffollamento delle carceri salernitane.

I detenuti stranieri invece sono 55 e non possono nemmeno contare sull’assistenza di un mediatore linguistico e culturale, figura assente nelle carceri salernitane a parte in un solo caso (1 operatore nel carcere di Fuorni), come sottolineato dal Garante.

Riguardo la salute mentale, nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (S.P.D.C) dell’ASL di Salerno ci sono 635 ricoverati, registrati nel semestre luglio-dicembre 2022, e i TSO registrati sono stati 70. Il territorio salernitano inoltre ospita l’Ufficio locale di Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E) che registra 1623 persone prese in carico nel secondo semestre, per un totale annuale di 3862.

Parentesi obbligatoria anche sul problema dei minori; come sottolineato da Patrizia Imperato, procuratrice del tribunale per i Minori di Salerno e da Giovanni Francesco Fiore, viceprocuratore del Tribunale dei Minori di Salerno: “le comunità della città uniscono sia l’area civile che l’area penale, creando disparità all’interno dell’ambiente ed eventuali minacce da coloro che sono sottoposti a misure repressive nei confronti di coloro che non lo sono. La soluzione sarebbe creare comunità diverse per le due aree.”

In Italia però i minori a delinquere sono ancora moltissimi e poche le comunità che possono accoglierli; inoltre è doveroso ricordare quanto la situazione della Campania sia anche peggiore rispetto a quella di altre regioni: dei 140221 giovani presi in carico al servizio sociale minorile in Italia, 6400 risiedono nella nostra regione.

Alla conferenza stampa, oltre ai sopracitati, erano presenti anche: Anna Maria Russo funzionario servizio sociale del Uepe, Clelia Ardone vicecapo di gabinetto Utg di Salerno, l’Onorevole Franco Picardone, Don Rosario Petrone cappellano del carcere di Fuorni e Antonio Romano, vicario episcopale della carità della diocesi di Salerno.

 

Di Claudio Bencivenga

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