Bisogna prevenire il cyberbullismo negli adolescenti, grazie all’ intelligenza artificiale. E’ l’obiettivo de progetto europeo Creep, che prende origine in Trentino, ma che è stato promosso e finanziato da Eit Digital e coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Il progetto intende sviluppare tecnologie e soluzioni avanzate di intelligenza artificiale per l’individuazione precoce e la prevenzione degli effetti del cyberbullismo tramite il monitoraggio dei social media e l’adozione di tecnologie motivazionali (chatbot).
La sperimentazione ha già mosso i primi passi in alcune scuole medie di Trento. In particolare un software di analisi semantica, che aiuta ad analizzare i profili social (come preme per Instagram) grazie all’intelligenza artificiale, monitora le interazioni più critiche e individua la caratteristiche dei profili più a rischio; mentre un chatbot, strumento di messaggistica che sarà integrato con le App già in uso, potrà fornire in maniera automatica un primo supporto per capire come comportarsi e chi poter contattare in casi a rischio.“Ci sono molti player sul mercato, ma nessuno di essi ha messo a punto qualcosa di paragonabile a quello su cui stiamo lavorando noi. Stiamo creando uno strumento che comprende sia la diagnosi precoce delle molestie online, tramite il monitoraggio delle conversazioni sui social media, sia un chatbot, un assistente virtuale dotato di intelligenza artificiale che fornisce consigli ai teenager su come comportarsi “ così spiega Enrico Maria Piras, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler e coordinatore del progetto. Quindi il male dei nostri giorni, verrà combattuto grazie alla risorsa che oggi abbiamo e che sta invadendo ogni aspetto della vita umane, quale l’intelligenza artificiale.