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PRIMARIE NAPOLETANE: PARTECIPAZIONE, MALCOSTUME E CORRUZIONE. PRONTI I RICORSI.

Mentre Valeria Valente e i suoi sostenitori festeggiavano la vittoria alle primarie a Napoli, cominciava già a circolare online un video realizzato proprio durante le operazioni di voto, con l’ausilio di telecamere nascoste, davanti ai seggi elettorali di alcune municipalità. In (quasi) tutti i seggi, Valente è alla fine risultata vincitrice, talvolta anche alla grande, con una netta maggioranza di voti rispetto agli avversari Bassolino, Sarracino e Marfella.

Ovunque, si vedono alcune persone che intercettano i passanti e indicano loro chi e come votare, mentre consegnano loro quell’euro da consegnare all’interno del seggio, l’obolo minimo richiesto dal partito per partecipare alle operazioni di voto. Dapprima Scampia, poi Villa San Giovanni, dove il capogruppo PD alla VIII municipalità Gennaro Cierro è al centro di un passaggio di denaro, presumibilmente per indurre i suoi interlocutori ad andare a votare. Un istante prima, si vede proprio Valeria Valente che esclama: «dita incrociate e buon lavoro».

Poi ancora Piscinola, dove uno dei responsabili del seggio – come indica una scritta in sovrimpressione – esce in strada con l’elenco degli elettori e si avvicina ad un’auto con un uomo alla guida. E di nuovo Scampia, di nuovo scambio di denaro fuori al seggio elettorale. Si vede pure Antonio Borriello, il consigliere comunale PD, mentre consegna l’euro di sottoscrizione davanti al seggio.

Lo stesso Borriello che ha poi dichiarato, come si legge su tutti i quotidiani di oggi, che lui quell’euro l’ha dato solo per non essere scortese, agli elettori che non avevano portato soldi con sé, e quella signora che compare nel video con lui neanche la conosceva. Un gesto di cortesia verso una sconosciuta, e nulla più. Però si salutano. Si danno la mano. E l’altro signore che è lì accanto a loro sembra conoscerlo benissimo. Non è chiaro quale sia l’idea di gentilezza di Borriello, così come non è chiaro il motivo del suo improvviso voltafaccia, quello che lo ha portato a sostenere la candidatura della Valente quando fino a un istante prima era impegnato a raccogliere firme a sostegno di Bassolino.

La commissione di garanzia per le primarie, come ha chiarito il presidente Giovanni Iacone, potrà esaminare il video pubblicato daFanpage.it soltanto se saranno presentati ricorsi in merito. Ci si attende già quello di Bassolino, che in merito alla vicenda si è definito «disgustato». Ma a dir la verità, la cosa riguarda anche gli altri due candidati, Sarracino e Marfella, e l’intero PD e la politica nazionale. Non importa che i fatti di cui parliamo non siano stati riportati da nessuno dei presidenti e degli scrutatori dei seggi nei loro verbali, il filmato parla chiaro. Gli elettori della sinistra hanno bisogno di chiarezza, e persino Valeria Valente ha il dovere di esigere che sia fatta luce sui protagonisti di questa vicenda che si sono macchiati di malcostume politico, per rispetto verso chi l’ha votata perché in lei ci crede davvero, e per la sua stessa dignità.

Per il magistrato Raffaele Cantone si tratta di consultazioni che hanno carattere del tutto privato, e per questo motivo non è possibile immaginare un’azione penale. Pur ammettendo, però, che l’episodio ha un che di deplorevole. Sembrerebbe essere una contraddizione, almeno sul piano morale, ed è per questo che dei provvedimenti, invece, ce li aspettiamo, eccome.

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