ultimissime

PRIMARIE PD,STRAORDINARIA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI. VINCE RENZI:”NIENTE RIVINCITE,TOGLIEREMO L’ITALIA DALLA PALUDE.”

Affluenza più alta del previsto alle Primarie del PD, intorno ai 2 milioni. Per l’ex premier vittoria con oltre il 70 per cento dei consensi, 20 per cento a Orlando, 6 per cento per Emiliano. “Faremo una grande coalizione ma con i cittadini non con partiti che non rappresentano nemmeno se stessi”

“Se c’è una cosa che ho imparato una volta di più è che questo non è un partito personale: quando due milioni di persone vanno a votare, come si fa a dirlo? Può essere che questo partito abbia un leader forte, lo vedremo. Sicuramente ha una comunità fortissima. L’alternativa al populismo è il popolo”. Matteo Renzi ha preso la parola sul palco della terrazza nella sede del Pd e ha parlato così davanti a giornalisti e militanti.

Nel Pd “ci sono persone non algoritmi, sangue non numerini, sono dei volti, non fake e trolls sui social, persone che rendono questa una comunità meravigliosa. E’ il rapporto con il nostro popolo che segna la diversità del Pd. L’alternativa al populismo non è il salotto, non è aver paura della democrazia, di andare a prendere il voto, di fare le primarie. Non esiste una alternativa al populismo che non passi dalle persone in carne e ossa”.

Ora, ha proseguito Renzi, “il punto non è cosa farò io insieme a Maurizio (Martina, ndr) ma cosa faremo insieme noi, qualcuno vuol farci credere che la politica sia morta, che il voto popolare non conti, ripartiamo dal presupposto fondamentale: quando donne e uomini insieme si mettono a guardare al futuro della propria terra con passione possono fare qualunque cosa”.

La vittoria alle primarie non è l’avvio di una “rivincita” ma “un nuovo inizio”. Si tratta “dell’inizio di una pagina nuova. Non è una rivincita, se lo levi dalla testa chi anche tra di noi pensa alla rivincita. E’ un nuovo inizio, non è il secondo tempo della solita partita”.Poi accenna anche ad un’autocritica “Ho imparato – dice – che questo non è un partito personale. Quando centinaia di migliaia di persone votano, come si fa a dire che questo è il partito di una persona?”. “Inizia una storia totalmente nuova – spiega il segretario del Pd dopo aver rivendicato la sua azione di governo – il 30 aprile, nel giorno dell’anniversario della morte di Pio La Torre, inizia una nuova partita rivolta al futuro, non la rivincita di quella vecchia”. “Vogliamo fare una grande coalizione con i cittadini – spiega –  non con partiti che alla fine non rappresentano nemmeno se stessi. Abbiamo il compito storico di non lasciare l’Italia nella palude”. “Se saremo in grado di lasciare agli altri il monopolio della paura, del complottismo e della disperazione, daremo significato a chi oggi, saltando il ponte, ha dato fiducia al Partito Democratico”.

Potrebbe piacerti...