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PROTESTE INTERNAZIONALI PER L’INSEDIAMENTO DEL PRESIDENTE DEL VENEZUELA MADURO

Il Presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha prestato giuramento per un secondo mandato malgrado le contestazioni dell’opposizione e di parte della comunità internazionale, che non riconosce la legittimità delle elezioni che lo hanno confermato per altri sei anni. Le prime affermazioni di Maduro dopo il giuramento «al centro di una guerra mondiale scatenata dall’imperialismo americano e dei suoi paesi satelliti. Ho rispettato la Costituzione per prendere le redini della nostra patria e portarla verso un destino migliore, con la Costituzione, la democrazia e il popolo. Il Venezuela sta riscontrando un forte isolamento internazionale che potrebbe ulteriormente aggravare la già difficile situazione economica». il consigliere della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, John Bolton, ha twittato «Gli Stati Uniti non riconosceranno l’investitura illegittima della dittatura di Maduro e continueranno ad aumentare la pressione su questo regime corrotto, a sostenere l’Assemblea nazionale democratica e a chiedere la libertà e la democrazia in Venezuela». Il secondo mandato di Maduro, inizia in un clima di forte tensione anche con i paesi vicini, in particolare con gran parte degli stati membri del Gruppo di Lima che hanno chiesto al presidente di consegnare il potere nelle mani del Parlamento e di indire elezioni democratiche. L’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) ha approvato in sessione straordinaria una risoluzione nella quale «non riconosce la legittimità del governo di Maduro». Anche dall’Unione europea sono giunti commenti negativi sull’insediamento di Maduro.

Raffaele Fattopace 

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