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Protezione e sicurezza sui social network : urge un maggiore e rapido controllo a protezione degli utenti ,vittime di gravi pericoli!

Violenza , sesso, razzismo, terrorismo , odio , pornografia e offese gratuite, sono tematiche molto serie e delicate che apportano disagi e traumi psicologici alla maggior parte delle persone che si ritrovano vittime di tali oscenità.

Molto particolare è il ritrovamento di questi atti di violenza sui social network e sul web, dove oggi vede protagonisti moltissime persone e nella maggioranza giovani adolescenti e bambini. Proprio per questo il Guardian  ha deciso di rivelare per la prima volta le regole e le linee guida segrete del social di Facebook . Questo accade dopo una lunga inchiesta  in cui il quotidiano britannico è entrato in possesso di un centinaio di manuali con le regole da rispettare e su come moderare argomenti come violenza, razzismo, terrorismo, odio e pornografia.

Una fonte del quotidiano sostiene che: “Facebook non è in grado di controllare i suoi contenuti, è cresciuto troppo in fretta, raggiungendo dimensioni enormi”. Difficile per esempio reagire in casi come il cosiddetto ‘revenge porn’ ,cioè le persone lasciate che si vendicano postando immagini intime e personali per danneggiare l’ex partner: in molte situazioni occorre decidere se l’immagine è appropriata in meno di 10 secondi, vista la mole di lavoro per i moderatori.

È un fenomeno che cresce a vista d’occhio quello dei dati sensibili lanciati in rete senza un immediato controllo da parte dei social, che ogni giorno coinvolgono nuovi milioni di utenti , utenti che si ritrovano in un mondo nuovo e non hanno la dimestichezza nell’utilizzare il social e incombono in situazioni sgradevoli non sapendo come venirne fuori. Molto gravi sono le situazioni in cui vediamo coinvolti bambini e giovanissimi , si ritrovano in un  limbo fatto di parolacce, approcci in chat spinte , dove si cade vittime di pedofili che il più delle volte riescono a farsi mandare foto o a combinare persino luoghi d’incontro in modo inconsapevole  dall’utente “ingenuo”.

I pericoli sono come un onda che batte in continuo sulla riva e chi ne paga le conseguenze sono generalmente persone che non hanno abbastanza conoscenza del mondo “social”, una ragnatela che se ti mette in contatto con persone mal intenzionate può diventare davvero un luogo pericoloso e quindi bisognoso di una maggiore sicurezza da parte degli sviluppatori.

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