Si chiama Lokomat, e potrebbe cambiare la vita di centinaia di bambini. Trattasi di un robot di ultimissima generazione che ha lo scopo di favorire il recupero delle capacità motorie delle gambe nei pazienti che abbiano subito danni neurologici, con conseguente disabilità. Il “Lokomat” era già impiegato nei centri di riabilitazione più avanzati, in Italia e anche al di fuori, generalmente su individui adulti, ma quello che la Fondazione Roma ha donato al MARLab è uno speciale macchinario costruito appositamente per i bambini dai 3 anni in su, per adattarsi alla lunghezza dei loro piccoli arti durante la crescita.
Il MARLab è il laboratorio di robotica e analisi del movimento dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Santa Marinella, comune in provincia di Roma, ed è il più grande centro di riabilitazione pediatrica che possa vantare l’Italia centro-meridionale, una delle più grandi eccellenze non soltanto a livello nazionale, dotato dei più moderni strumenti di riabilitazione robotica per la cura dei deficit motori dei bambini. E che da oggi, tra quegli strumenti, potrà annoverare, appunto, anche il “Lokomat”, questo congegno miracoloso costituito da quattro principali componenti: l’esoscheletro indossato dal bambino e che permette di monitorarne il movimento, il tapis-roulant che si muove sotto la spinta dei passi del paziente, un sistema in grado di alleggerire il peso e ridurre la fatica e, infine, un’interfaccia con la realtà virtuale, quest’ultima pensata proprio come un avatar che consenta di unire l’utile al dilettevole, accompagnando il lungo percorso terapeutico con il gioco e il divertimento.
Si stima che il “Lokomat”, il primo robot di questo tipo ad essere installato nel Lazio, possa essere utilizzato anche da 6 pazienti al giorno, con sedute di almeno un’ora e mezza, ed essere adattato dal personale alle esigenze specifiche del bambino. Una buona notizia per tutta l’Italia, e non soltanto per il Sud; un’innovazione di cui anche il presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Giuseppe Profiti, si ritiene soddisfatto e grato alla Fondazione Roma, un’istituzione che, nonostante i suoi parecchi anni di vita, continua ad impegnarsi a fondo nei settori della sanità, della ricerca e dell’istruzione a vantaggio della capitale e del Paese. Insomma, un robot che può aiutare i bambini a camminare davvero verso un futuro migliore