Gli Usa potrebbero rimanere nell’accordo di Parigi sul clima alle giuste condizioni. Lo ha detto il segretario di Stato Rex Tillerson alla Cbs. “Il presidente ha detto che è aperto a trovare le condizioni in cui noi possiamo restare impegnati con altri, quello su cui tutti concordiamo è ancora una questione difficile“, ha dichiarato, aggiungendo che a sovrintendere al dossier è il consigliere economico Gary Cohn, che dovrà “considerare altre vie in cui noi possiamo lavorare con i partner nell’accordo“. L’America che non si ritira dall’accordo, dunque: ma mira a revisionarne i termini.
Il Segretario di Stato inserisce il «clima» nella lista delle urgenze, certo un gradino più in basso rispetto alla Corea del Nord e anche agli attacchi «acustici» contro i funzionari dell’Ambasciata americana a Cuba. «Stiamo valutando se chiuderla», annuncia Tillerson.l Il «climate change» sarà uno dei temi dominanti dell’Assemblea dell’Onu che si apre domani a New York. Dunque, gli americani stanno sondando quali siano i margini per rinegoziare il Protocollo sottoscritto il 12 dicembre del 2015 da 195 Paesi. Stando alle dichiarazioni ufficiali dei leader degli altri Paesi, a cominciare dal presidente francese Emmanuel Macron, non ce ne sono. Il documento è quello e non si cambia.