Il vice presidente Ue, Frans Timmermans al Forum Ambrosetti di Cernobbio, tramite un intervento centrato sull’Europa, il vice ha aperto la seconda giornata del Forum Ambrosetti annunciando l’avvio di una nuova fase di riflessione sull’Unione Europea, esprimendosi così: “E’ bene che i flussi migratori siano recentemente diminuiti. Questo è un grande risultato che molto deve all’efficace azione dell’Italia e del Governo Gentiloni“. Proseguendo, Timmermans, si è soffermato sulla xenofobia, sull’intolleranza, sul nazismo, dichiarando che:”Stiamo ancora sviluppando gli elementi della soluzione globale necessaria per questo fenomeno di lungo periodo. L’Italia e la Commissione ci lavorano attivamente e congiuntamente ma una soluzione stabile non potrà esimere da una vera solidarietà di tutti i partner europei. Fino a quando le legittime paure dei nostri cittadini non avranno risposta ci sarà spazio per la politica della paranoia, dell’intolleranza, della xenofobia, del nazionalismo, dell’esclusione come finta soluzione. Non possiamo né arrenderci né sottovalutare il rischio di questa sfida’‘. Sulla Commissione dei rifugiati dell’Onu, Timmermans, ha affermato: “Dal punto di vista della Commissione preferirei il metodo dell’Unhcr, l’Alto commissariato dei rifugiati dell’Onu: aprire dei campi di rifugiati, valutare lì quali persone possono essere fatte stabilire nell’Unione Europea. È un approccio che ha già funzionato in Libano. È il modello che preferirei: proteggi le persone nei campi, valuti le domande e i Paesi europei si impegnano ad accettare i rifugiati un po’ per uno. Il problema – spiega – è che una grande percentuale di coloro che adesso arrivano in Italia non ha nessuna chance di avere lo status di rifugiato, perché sono migranti economici” mentre il passo successivo,sarebbe aprire canali “all’immigrazione economica legale. Se i Paesi europei hanno bisogno di immigrazione dai Paesi africani, dovremmo organizzarla con quei Paesi africani e aprire vie sicure per farli venire in Europa. Ma allora dovremmo prevedere permessi o visti alle ambasciate dei Paesi europei nei Paesi d’origine di quei migranti“. In ultima analisi, sulle Ong e sul codice di condotta dell’Italia, afferma: “Bene l’Italia sulle ong , sostengo il ministro dell’Interno Minniti fin dall’inizio. Il codice di condotta per le Ong, serviva chiarezza, prima c’erano troppi malintesi“.