“Coppeto si è scomodato dall’intervenire in merito alla mia denuncia sull’illegittimità del Consiglio della Quinta Municipalità di Napoli. Forse il presidente non conosce il regolamento e nel rispondere alle mie segnalazioni commette un errore da principiante, confondendo un articolo per un altro”.
Lo afferma Mariano Peluso, consigliere M5S della V Municipalità di Napoli Arenella Vomero. Peluso, dopo aver presentato un esposto alla Polizia Municipale per denunciare che, durante la seduta del Consiglio datata 23 giugno, “il presidente Mario Coppeto ha atteso l’arrivo di tutti i ritardatari prima di verificare il numero legale e cioè 45 minuti dopo il limite massimo consentito”, violando l’articolo 37 del regolamento interno del Consiglio della Quinta Municipalità, scrive nuovamente al segretario generale del Comune di Napoli per ribadire che i chiarimenti del presidente di Municipalità non sono sufficienti a legittimarne la seduta. Sarebbe illegittimo, quindi, il versamento del gettone di presenza e della retribuzione ai consiglieri che hanno un lavoro dipendente.
“Per il presidente si è in linea con l’articolo 35 del Regolamento, che impone la presenza di almeno 18 consiglieri per rendere valida la seduta. Questo è il suo chiarimento – prosegue Peluso -, eppure nel mio esposto ho evidenziato che la violazione riguarda un articolo differente, il 37, che sancisce che “se il numero legale necessario per la validità della seduta di prima convocazione non è raggiunto entro un’ora da quella fissata nell’avviso, la seduta è dichiarata deserta”. Su questo punto, Coppeto non ha scuse di fronte all’evidente scorrettezza: pur di far scattare i rimborsi ai consiglieri si finisce per violare palesemente il regolamento”.
Sulla vicenda, Peluso ha annunciato che presenterà un esposto anche alla Prefettura di Napoli.