A partire dalle 9,30 la settima votazione del presidente della Repubblica dopo la nuova fumata nera di ieri del Parlamento.
Intanto si cerca un’intesa.
Un nuovo incontro tra Matteo Salvini, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Matteo Renzi è previsto a breve. Per la prima volta partecipa Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, in rappresentanza del suo partito e del raggruppamento centrista. L’intenzione, a quanto si apprende, è decidere se astenersi tutti, quindi entrare in Aula ma non ritirare la scheda, così da prendere tempo per fare passi avanti nella trattativa.
Disponibili a sostenere oggi Pier Ferdinando Casini per il Quirinale. E’ quanto è emerso al termine di una riunione durata circa un’ora e mezza alla quale hanno partecipato il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, Lorenzo Cesa dell’Udc, Maurizio Lupi per Noi per l’Italia e Giovanni Toti e Paolo Romani per Coraggio Italia. Un vertice importante perché, dopo lo strappo tra Forza Italia e il resto del centrodestra, sancisce la nascita di un nuovo gruppo di grandi elettori che porteranno avanti trattative autonome.
Nella notte si è riunita anche la cabina di regia del M5s. Il leader M5s Giuseppe Conte dopo aver incontrato i leader di PD e Leu ha infatti raggiunto i vicepresidenti, capigruppo e ministri e coordinatori dei comitati del Movimento. Il ministro Luigi Di Maio presente in collegamento.
“Oggi si riparte con un metodo di confronto caratterizzato da un elemento in più: il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale“. Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta, secondo quanto riferito da fonti del Nazareno, all’assemblea con i grandi elettori in corso alla Camera. “Si è ragionato di vari nomi, tanti, dal nome di Draghi, a Mattarella, la Cartabia, la Severino, la Belloni e gli altri come Amato e Casini. Attorno a tutti questi nomi si è cominciato a discutere. Poi ciascuno ha fatto delle verifiche a casa sua“, ha detto Letta, secondo quanto riferito da fonti del Nazareno, all’assemblea con i grandi elettori alla Camera. “È durissima. Fortuna che c’è il Pd. Fortuna che c’è l’unità del Pd”, ha aggiunto Letta fra gli applausi.
Ieri nuova fumata nera per l’elezione del presidente della Repubblica. Sono stati 336 i voti per Sergio Mattarella. Nella quinta la candidatura Presidente del Senato Elisabetta Casellati aveva ottenuto 382 voti. (ANSA)