Economia e Welfare

Radicali Italiani a Secondigliano: i numeri dell’ispezione in carcere. Da lunedì pronti altri 150 posti

Una delegazione composta da alcuni militanti di Radicali Italiani, guidata dal membro della Direzione nazionale Raffaele Minieri, con in aggiunta il consigliere comunale Luigi Felaco della lista De.Ma. ha effettuato nel pomeriggio di oggi, 13 ottobre, una visita ispettiva nel carcere napoletano di Secondigliano.La delegazione sarà dalle 9:30 in visita presso la casa circondariale di Poggioreale e domenica, sempre dalle 9:30, toccherà al carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere.

L’ispezione odierna ha visto emergere sì alcune criticità ma anche diversi motivi per ritenere Secondigliano un penitenziario meno malconcio di altri. E’ pur vero, tuttavia, che in questo carcere esiste una sorta di sovraffollamento istituzionalizzato. Ciò è stato confermato anche da Marco Casale, vice direttore facente funzioni di direttore in attesa della nuova nomina. Anche a Secondigliano, come a Poggioreale, il posto di direttore è infatti vacante e – nonostante rumors contrastanti – non è ancora chiaro quando la carica sarà ricoperta. La speranza, per entrambe le carceri, è che ciò accada entro fine mese ma i tempi potrebbero dilatarsi fino a fine anno, nonostante anche oggi fosse previsto un vertice sul tema nomine.

Tornando alle cifre emerse dall’ispezione, salta agli occhi appunto il sovraffollamento come prassi consolidata, alla luce di una capienza di 750/800 detenuti sulla carta, che diventa di 1.300 persone in carne e ossa. Il tutto – precisano gli agenti – nel rispetto delle metrature sancite dalla sentenza Torregiani, con detenuti in alta sicurezza messi in celle a due a due sebbene in origine si trattasse di celle singole. Discorso diverso per gli ergastolani del reparto T1, alloggiati in celle singole e per i detenuti comuni del reparto Mediterraneo. In quello che un tempo era l’Opg soggiornano anche quattro o cinque in una cella ma parliamo di celle comunque più grandi che garantiscono i tre metri calpestabili. Le condizioni di detenzione sono globalmente buone e il rapporto con gli agenti è apparso sereno. Tra i detenuti non si sono registrate particolari rimostranze.

Nel dettaglio, Secondigliano ospita circa 1.300 detenuti di cui 150 semi liberi, circa 300 stranieri e una ventina di ergastolani nel reparto T1, tra gli obiettivi della visita ispettiva. Così come il reparto Ionio sia nelle sezioni aperte (seconda e quarta) che in quelle pronte a schiudersi a partire da lunedì (prima, terza e quinta). Un totale di 150 nuovi posti per alleggerire il sovraffollamento cronico di questo o anche di altri istituti. I nuovi reparti presentano docce in cella, materassi ignifughi, asciugacapelli, citofono per le emergenze, tv e arredi nuovi. Al momento infatti i detenuti non dispongono di celle con doccia ma hanno apposito locale in comune, mentre alcuni ristretti hanno lamentato carenza di acqua calda a causa di ripetuti guasti.

Notizie incoraggianti anche per quanto concerne la socialità e le attività lavorative o educative nel carcere. Da circa un anno i detenuti vivono all’esterno della cella dalle 8:30 alle 15, poi alle 16 è la volta della socialità fino alle 18. Il tutto senza contare i detenuti semiliberi che hanno la possibilità di uscire al mattino e rientrare in carcere la sera. Venendo ai colloqui, per i detenuti in alta sicurezza ammontano a quattro ore mensili che diventano sei con i cosiddetti premiali, ovvero nei casi di padri di figli piccoli. Non manca una zona verde con tanto di giochi per i bambini ma non è mancata neppure la richiesta di una stanza per l’affettività al fine di consentire rapporti coniugali a chi vive dietro le sbarre.

Sul fronte lavorativo e formativo, a Secondigliano sono operativi un Istituto Tecnico Commerciale, un alberghiero e una scuola media. Si svolgono inoltre corsi di fotografia, di pittura, due di informatica tra cui un progetto con Cisco e Vodafone e un corso di teatro. Non mancano una biblioteca, la palestra e diversi campi sportivi. Notizie anche sul versante della salute dietro le sbarre: oltre a un reparto che accoglie i malati psichici (articolazione salute mentale) esiste un’infermeria con 46 posti ma soprattutto il Servizio di Assistenza Integrata (Sai). Questo offre prestazioni mediche come oculistica, odontoiatria, cardiologia, fisioterapia e non solo, in un reparto che conta 104 posti con al momento circa 75 detenuti al suo interno. Per quanto concerne la pianta organica della Polizia Penitenziaria, al momento ci sono 1.200 agenti di cui 400 impegnati nei piantonamenti, riducendo a 800 quelli in servizio nel carcere. Ciò determina che non ci sia mai più di un agente per sezione con picchi di gap nel personale che può portare anche a un agente ogni due sezioni, ovvero uno ogni 100 detenuti contando ogni sezione 50 ristretti. Secondigliano è pur sempre un luogo di pena e ha le sue problematiche come ogni carcere ma la visita odierna ha, nel complesso, portato in dote non poche buone notizie.

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