Il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto, ha rimesso il mandato nelle mani del ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan. I due si sono incontrati nella sede del ministero in un faccia a faccia durato poco più di un’ora e mezza.
La conferma della decisione arriva direttamente da Viale Mazzini: “In un incontro molto cordiale – si legge in una nota – il ministro Padoan ha preso atto della decisione di Antonio Campo Dall’Orto di rimettere il suo mandato di Direttore generale Rai”.
Dopo lo stallo nel Cda Rai che ha bocciato il suo piano presentato nei giorni scorsi, Campo Dall’Orto ha voluto prima ascoltare le reazioni del ministro, principale azionista della tv di Stato, (“È lui che mi ha nominato”, aveva detto il dg due giorni fa). I due hanno parlato anche dei nodi irrisolti e più stringenti dal punto di vista temporale nell’agenda di Viale Mazzini: l’autoregolamentazione sulle remunerazioni che dovrebbe consentite il superamento dei cosiddetti ‘tetti’ dei compensi degli artisti, il contratto di servizio, i palinsesti della prossima stagione e il destino del piano informazione, bocciato lunedì dal Cda.
Alla fine Padoan avrebbe preso atto della situazione. Ora dovrà decidere come procedere: il dg della Rai potrebbe anche restare al proprio posto ancora per alcuni giorni, così da risolvere alcuni aspetti di fine mandato, come i palinsesti 2017-2018, che la Rai dovrà presentare a fine giugno.
D’altra parte, secondo quanto recita lo statuto della Rai, le dimissioni ufficiali arriveranno soltanto dopo l’invio del dg di una lettera alla presidente Monica Maggioni e al Consiglio di amministrazione.
“In questi mesi gliene hanno fatto di tutti i colori, è senza parole – ha spiegato in mattinata un amico di Campo Dall’Orto che gli ha parlato in queste ore – tutti questi attacchi… proprio nel momento in cui la Rai stava diventendo sempre più forte, conquistando la leadership ogni serata… Noi italiani siamo sempre i primi a farci male da soli”.
Nel frattempo, le indiscrezioni sul successore si inseguono puntuali nei palazzi della politica e nei corridoi di Viale Mazzini. I nomi che circolano con maggiore insistenza per un mandato non facile e della durata limitata (poco più di un anno) sono ancora più di uno: l’ex dg e attuale segretario generale del Copeam, Claudio Cappon; l’attuale ad di Rai Cinema, Paolo Del Brocco; l’ex direttore di Rai2 e di Rai3, Giovanni Minoli, attualmente in forza a La7 e Radio 24; l’attuale direttore generale di Rai Pubblicità, Luciano Flussi, già alla direzione Risorse umane di Viale Mazzini.