“Tante buone pratiche:lavoro,libri,reinserimento,futuro.Un ritrovarsi per risarcire.L’altra Italia dietro le sbarre, nonostante il sovraffollamento, i diritti calpestati, la carenza di personale, il giustizialismo. Liberi dentro,anche i volontari.
Per noi reclusi ma non esclusi.,” così si è espresso Samuele Ciambriello Presidente dell’Associazione “La Mansarda” dopo un nuovo incontro che si è tenuto al carcere di Poggioreale, ai padiglioni “Avellino” e “Firenze”, nell’ambito del progetto “Liberi di pensare” promosso dall’Associazione “La Mansarda”. I detenuti hanno incontrato le scrittrici Nunzia Marciano e Federica Flocco. Nunzia Marciano giornalista di canale 8 che attraverso il suo libro “Single per legittima difesa” racconta storie di vita esplorando il mondo delle relazioni uomo-donna ai nostri giorni. Dopo l’incontro la Marciano ha dichiarato:” Credono più nell’amore di quanto di possa pensare da fuori .E’ stato confronto fantastico .In questo caso , prendendo una citazione retorica , si può dire che i libri sono evasione .I detenuti leggendo il libro hanno parlato di social , un qualcosa che qui non si usa ; ma nonostante ciò ,hanno immaginato cosa significa utilizzare i social per approcciare con una donna e mi hanno riferito una cosa fantastica : “Noi preferiamo guardarle negli occhi ” e uno di loro mi ha detto una frase molto significativa :” Ci vediamo tra otto anni .Se aspetti , ti corteggio io “.
A seguito è intervenuta la giornalista Federica Flocco, autrice del libro “Mia”, racconta la violenza di genere che guida le vite dei protagonisti costruendo nuove strade : “ Trattare questi temi con loro che hanno una visione della giustizia unica è stato difficile. Ho trovato persone preparatissime che mi hanno fatto domande incredibili e sono andata via con il cuore stretto e l’ anima allargata“. Per concludere l’intervento da rimarcare è stato quello dell’editore di entrambi i libri, Alessandro Polidoro, che ha confessato: ” Mai avrei immaginato che durante il corso della nostra attività sarei potuto entrare nel carcere di Poggioreale, un carcere difficile ed aprire virtualmente le porte delle celle ed entrare con i nostri libri. Una chiave di lettura sono i libri per aprire il cuore alla speranza e al dialogo e quindi dare la possibilità a loro di uscire in un volo ideale dalle loro celle è per noi una grandissima conclusione di speranza sul libro“.
Annalisa Cocco