Il presidente catalano Carles Puigdemont ha convocato una riunione del governo per operare sulla strada dell’indipendenza. Ha vinto il si. A Madrid, intanto, il premier spagnolo Mariano Rajoy vede i leader di Psoe e Ciudadanos Pedro Sanchez e Albert Rivera, poichè i tre devono concordare nuove misure. Rivera ha chiesto al premier di attivare l’articolo 155 della costituzione per sospendere l’autonomia catalana prima di una possibile dichiarazione di indipendenza. L’Unione europea non concorderà con un’eventuale dichiarazione di indipendenza della Catalogna,perché apporterebbe problemi di enormi proporzioni.
Al referendum sull’indipendenza catalano il ‘si’ ha vinto con il 90% dei voti. Al voto hanno partecipato 2,2 milioni di elettori, sui 5,3 chiamati alle urne. Il ‘no’ ha ottenuto soltanto il 7,8%.
Le schede conteggiate, 2,262 milioni, rappresentano circa il 42,2% dei 5,3 milioni di aventi diritto, mentre la maggior parte delle persone contrarie all’indipendenza si ritiene non abbiano votato.
Ricordiamo che ben 400 seggi sono stati chiusi dalla polizia spagnola nel giorno del voto,sono state hanno sequestrato le urne. La normativa approvata in agosto, e sospesa dalla corte costituzionale spagnola, prevede fortemnete che l’assemblea possa affermare l’indipendenza della Catalogna dopo due giorni.
In seguito, il capo del governo spagnolo Mariano Rajoy presiederà la direzione del partito popolare per studiare le iniziative degli indipendentisti in Catalogna eil volere del presidente catalano Puigdemont. L’indipendenza della Catalogna avanza.