Tutti in piedi. Accerchiato dai fan, dai giornalisti e dalle guardie del corpo. L’attesa si trasforma d’improvviso in un’esplosione di euforica. E’ arrivato Renzi, d’incanto la partita si ravviva. E’ una strana sensazione, come se qualcuno avesse acceso la luce sui sostenitori democratici. La sala è stracolma, appare evidente che non sia adatta ad ospitare un evento del genere.
Sale sul palco, è sicuro di se, capisce che può dare una sterzata a queste comunali.
Prende la parola, subito uno scambio di battute con la presentatrice Veronica Mazza che gli aveva promesso un bacio come quelli dati ad Higuain e a Papa Francesco: ‘’Rimettiamo le cose in ordine. Non sono degno di essere paragonato a Higuain e tanto meno al grande Papa Francesco”. La platea ride di gusto, il ghiaccio è rotto.
Poi inizia: ’’E’ stata una campagna elettorale strana. Salvini ha sbagliato strategia e forse pure mestiere; la Raggi parla del baratto, e a Torino il Movimento 5 Stelle distribuisce <<Il corpo di Grillo>>. Questa è’ una politica lontana dai problemi veri che patiscono i cittadini, problemi quotidiani su cui bisogna pesare un sindaco’’. Il primo affondo è quindi per gli avversari, accusati da Renzi di non avere una strategia o un programma a cui far riferimento.
Poi si passa al Referendum: ‘’Il referendum sarà una battaglia ma questo non vuol dire che le Amministrative non siano importanti. Ma la possibilità di abolire il Senato, diminuire i politici e semplificare l’iter parlamentare di una legge, dimostrano le nostre intenzioni e il lavoro che abbiamo fatto’’.
E’ leitmotiv renziano, una strategia di comunicazione che ha accompagnato la Valente, ma anche De Luca prima, ovvero la possibilità di riportare ad un Governo locale l’operatività e il cambiamento che Renzi, ha dimostrato in questi tempi.
Si entra nel vivo: ’’Questa è una città di bellezza e di grande prospettiva. Voi nelle mani avete il vostro futuro. Il Governo è vicino a Napoli, perché le istituzioni vengono prima delle persone. Queste è una città che ha luoghi, caratteristiche, potenzialità ed enormi in valori umani che gli indicatori economici non rilevano’’. Colpo diretto a De Magistris: ‘’ Purtroppo c’è un sindaco che pensa di essere simpatico insultando il presidente del Consiglio. Per far dimenticare che non sa fare il Sindaco ‘’.
Il Premier spinge: ‘’Qualcuno ci dice che serve più onesta. Giusto l’onesta non è mai troppa’’. Perfetta la citazione che segue: ‘’Perché come diceva Benedetto Croce l’onestà politica è la capacità politica. E questa serve per combattere il potere della criminalità organizzata. Noi siamo vicini a chi tutti i giorni combatte la camorra (riferimento a Saviano e Capacchione?). Ma si combatte la camorra soprattutto cominciando a togliere le eco-balle di lí. E non scrivendo balle’’. Pubblico in delirio.
E’ ammaliante, ci sa fare. Non scali di certo il partito più grande d’Europa senza carisma e personalità. Ha il pubblico in pugno e incalza: ‘’Voi siete quelli che, in queste ultime ore, devono lavorare casa per casa, porta per porta. Valeria ha fatto un grande lavoro, adesso tocca a voi. Se andiamo al ballottaggio sarà una grande sfida: ci sarà da una parte chi deve mostrare ai cittadini che cosa ha fatto in questi 5 anni, e dall’altra chi vuole cambiare in meglio questa città’’. Riecco la comunicazione renziana: da una parte chi vuole cambiare le cose dall’altra chi rimane aggrappato al passato. Si appella al voto utile e accantona definitivamente Lettieri.
C’è tempo anche per le questioni interne: ‘’Abbiamo avuto dei contrasti tra noi. E’ vero. Ma alla fine siamo tutti qui e ne approfitto per salutare Bassolino, seduto in platea’’. Pace fatta, il Segretario ha sentenziato.
Renzi è senza dubbio un trascinatore, ha una comunicazione moderna, diretta, semplice e comprensibile senza mai cadere nel banale. E’ venuto a Napoli e ha fatto il suo dovere: ha spinto la Valente verso Piazza Municipio. Ma risulta evidente che le Amministrative non sono la sua priorità, ma di certo, in caso di esito positivo, potrebbero far pendere l’ago della bilancia degli indecisi.
La Valente sembra crederci, così come tutto lo Stato Maggiore del Partito Democratico.
La partita è aperta. Si gioca il 5 giugno.