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RENZI, LA TERRA DEI FUOCHI BRUCIA PIÙ DI PRIMA! IL GOVERNO CHE FA?

 

“Sono un eurodeputato eletto e pagato dai cittadini per risolvere i problemi dei cittadini.

In queste ore sono molto indignato e amareggiato perché non so come aiutare i bambini, le mamme e tutti i campani che stanno lanciando attraverso Facebook l’ennesimo disperato appello per l’emergenza nella Terra dei fuochi”.

Lo ha detto in un comunicato il portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini.

“Fa rabbia e crea sconcerto vedere i volti di migliaia di persone che per rivendicare il loro giusto diritto alla salute si fanno fotografare con un cartello in mano per richiamare l’attenzione del governo Renzi. In un Paese civile questo non dovrebbe accadere. Le istituzioni pubbliche dovrebbero agire e intervenire senza aspettare gli appelli dei cittadini.

‘Renzi, la Terra dei fuochi brucia più di prima! Il governo che fa?’ In questa semplice frase, diffusa in modo virale sul web, emerge in tutta la sua drammaticità il fallimento della politica degli annunci, delle promesse e della propaganda renziana. Ricordate un anno e mezzo fa, quando l’ex sindaco di Firenze si insediò? Il primo atto che fece fu proprio quello di recarsi in visita nell’area della Terra dei fuochi. Da allora – ha aggiunto Pedicini – non è successo nulla, tutto tace e niente accade. Anche il nuovo governatore campano De Luca, nonostante i proclami, è latitante e silenzioso.

Intanto, in questi giorni di caldo tropicale, i roghi sono aumentati, la diossina dei fumi nocivi e la puzza si diffondono con più facilità, gli sversamenti dei rifiuti illegali avvengono indisturbati. Per questo è scattato di nuovo l’allarme dei residenti della Terra dei fuochi, delle associazioni, dei comitati civici e di tanti personaggi pubblici. In prima linea, come sempre, c’è anche don Maurizio Patriciello: “Ogni chilogrammo di scarti industriali genera almeno mezzo chilogrammo di residui velenosi – denuncia don Maurizio -. Questi rifiuti non vengono smaltiti legalmente ma occultati attraverso i roghi tossici e gli interramenti. Ecco perché tante discariche nate per accogliere il pattume urbano, complici camorra, colletti bianchi insozzati e mala politica, sono zeppe di scarti industriali”.

“Noi, come M5s Europa, – ha concluso il portavoce del M5s – in questi mesi, non siamo stati fermi. Ad aprile scorso abbiamo portato il tema Terra dei fuochi a Bruxelles dove durante un convegno abbiamo posto l’emergenza all’attenzione della Commissione ambiente del Parlamento europeo. A spiegare la situazione c’erano don Patriciello, alcuni rappresentanti dei comitati civici e le mamme della Terra dei fuochi Anna Magri e Grazia Caccioppoli. C’erano anche il portavoce deputato Luigi Di Maio e la portavoce alla Regione Campania Valeria Ciarambino.

Subito dopo, abbiamo presentato un’interrogazione urgente alla Commissione europea, grazie alla quale abbiamo scoperto che la Regione Campania, pur avendo a disposizione 140 milioni di euro per fare interventi di bonifica nei siti contaminati della regione, compresa la Terra dei fuochi, ne aveva utilizzati solo otto. Nei prossimi giorni andrò a verificare personalmente la situazione nella Terra dei fuochi e insieme agli altri portavoce nazionali e regionali del M5s mi attiverò in tutti i modi per sostenere i bisogni dei cittadini campani colpiti dall’emergenza”.

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