l discorso di Renzi: l’Italia non arretra
Alle 12.30 il premier ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Abbiamo seguito tutta la notte gli eventi sperando in esiti diversi. Ora un velivolo della Presidenza è in volo” verso Dacca. “Anche se ci sono 8.000 chilometri tra la Tunisia e il Bangladesh la scia di sangue è la stessa. Vogliono strapparci la quotidianità della vita“, ma dobbiamo ribadire il valore delle libertà, “i nostri valori sono più forti delle loro follie”, ha detto ricordando quando ha accolto in Italia i famigliari delle vittime della strage del Bardo (l’attentato al museo di Tunisi del 18 marzo in cui morirono 22 persone, tra le quali 4 italiani) e i genitori di Valeria Soresin (unica vittima italiana della strage del Bataclan a Parigi, dello scorso 13 novembre costata la vita a 93 persone).
“Davanti alla tragedia dell’estremismo radicale, credo sia il momento in cui l’Italia unita dia un messaggio di dolore e compassione. Piangiamo lacrime di solidarietà e cordoglio, ma è anche il momento di lanciare un messaggio di determinazione: l’Italia non arretra davanti alla follia di chi vuole disintegrare la vita quotidiana, siamo colpiti ma non piegati“, ha aggiunto Renzi, che si è congedato con un “Viva l’Italia”.
Cordoglio anche dal presidente della Repubblica
“Siamo tutti molto angosciati da questo ennesimo atto di barbarie, sperando che si concluda senza vittime” è stato il primo commento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sospeso la sua visita di Stato in America Latina per rientrare a Roma.