La polemica è forte, dopo la mozione presentata dal PD su Bankitalia. Dentro e fuori il Pd.Nessun atto di lesa maestà nel criticare l’operato di un governatore della banca d’Italia. E Matteo Renzi tiene il punto e spiega: “Non ho mai sentito dire nella storia italiana che una mozione parlamentare sia una mossa eversiva. Trovo surreale che chi ha il compito di spiegare con le parole i fatti che accadono arrivi a dire così. Quella mozione, presentata dal Pd, è stata poi corretta e approvata dal governo. Non s’è mai visto un atto eversivo approvato da un governo”.
Il riferimento alla “mossa eversiva” è a Ferruccio de Bortoli, con il quale da tempo il Pd incrocia le spade proprio sulla questione banche.
Ma sulla mozione voluta dal Pd arrivano bordate da Walter Veltroni, Giorgio Napolitano, Carlo Calenda (“Non parlo per carità di patria”), Luigi Zanda (“Su queste cose meglio non fare mozioni”) mentre il gruppo dirigente stempera i toni.Secondo il segretario del Pd, intervistato da Giancarlo Loquenzi a Zapping, su Radio 1, “dire che il Pd è contro Visco è sbagliato. Noi vogliamo dire, e continueremo a dire, che in Italia in questo periodo nel settore bancario è successo qualcosa di enorme e c’è necessità di un’analisi vera. La mozione del Pd serve a dire: apriamo una pagina nuova per il futuro del sistema bancario, chi ha sbagliato paghi, se ci sono delle cose da cambiare si cambino. E poi il nome e la procedura di nomina del governatore non dipendono dal Pd ma dalle autorità preposte e noi le rispetteremo”.
Renzi ha così ribadito quanto detto da Recanati: la mozione non era contro Ignazio Visco, ma era motivata dalla necessità di iniziare una nuova fase in Bankitalia. “Confesso – aveva detto oggi – che faccio un po’ fatica a capire le ragioni reali di questo scontro”. E aggiunge “non c’è nessuno scontro tra il Pd e il Governo. Il Governo ha chiesto di cambiare e il Pd ha cambiato“. Il segretario aveva poi precisato: “In Italia qualcosa sulle banche è successo. Noi non abbiamo nulla da nascondere. E’ toccato a noi intervenire per rimediare ai disastri” causati da altri e “ciascuno si assumerà la sua responsabilità, ma non è accettabile questa narrazione”.