“Napoli è una città che i miracoli li sa fare e restituire il patrimonio di questo Museo alla città è un vero e proprio miracolo”. Sono parole d’orgoglio quelle che Gianpaolo Leonetti, direttore del Museo civico Filangieri, ha dichiarato in esclusiva a Linkabile.it. Il Museo, sito all’interno di Palazzo Como, ha riaperto al pubblico la prestigiosa e suggestiva sala Agata, dedicata alla madre di Gaetano Filangieri junior.
“E’ sconvolgente pensare che per 16 anni questo patrimonio è stato celato e che ha corso il rischio di non venir mai più mostrato al pubblico” ha affermato il direttore. Ebbene sì, per tantissimo tempo la sala è stata dimenticata, divenendo un vero e proprio cantiere sepolto da diversi strati di polvere che di anno in anno hanno celato sempre di più delle ricchezze culturali di rara bellezza. A tre anni dalla riapertura al pubblico del Museo, quindi, un altro patrimonio storico viene restituito alla città di Napoli. Tutto questo è stato possibile grazie alla sinergia e al lavoro congiunto di diversi enti: la Direzione del Museo, grazie ai fondi ordinari della Regione Campania, si è avvalsa della collaborazione della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale, dell’Istituto Superiore per il Restauro e la Conservazione del MIBAC e della Associazione Salviamo il Museo Filangieri ONLUS.
“Questa sala contiene la parte più importante di tutta la collezione del Museo Filangieri – ha spiegato Gianpaolo Leonetti – prima fra tutti la testa di Luca Della Robbia che si trova all’ingresso della sala”. Ma non solo: “Grandissimi quadri porcellane, maioliche ed il tutto poi si conclude con una bellissima vista sull’antichissima biblioteca che è un patrimonio ineguagliabile.”
Il colpo d’occhio è davvero spettacolare, entrando nella sala Agata si viene letteralmente rapiti dall’arte e dalla cultura. Finanche i colori originali delle pareti sono stati restaurati con precisione certosina, così come gli intarsi in legno.
“Gaetano era un collezionista eclettico della fine dell’800 che comprava un po’ di tutto – ci ha raccontato il direttore del Museo civico – libri, quadri, vestiti, armi, oggetti d’oro e d’argento. Questo è un museo che serviva da luogo di studio per i ragazzi del museo artistico industriale, perchè imparassero un mestiere ed avessero un’istruzione artistica ed artigianale colta.”
Un tesoro del quale il pubblico potrà fruire in maniera costante, infatti il museo sarà aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 16 domenica e festivi inclusi, l’unico giorno di chiusura è il lunedì. Con la riapertura della sala Agata del Museo Filangieri Napoli, finalmente, riconquista un pezzo della sua storia artistica e lo cede nelle mani dei suoi cittadini.