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Riaprono i negozi a Natale: ma quando cinema, musei, teatri e palestre?

 

La data è il 3 dicembre. È il giorno in cui scade l’ultimo Dpcm quello che ha portato e confermato molte chiusure. Se però sembra chiara nei piani del governo la volontà di riapertura anche solo temporanea (scaglionando i clienti e allungando gli orari) di negozi, bar e ristoranti, molto meno possibile e certamente meno comunicata sembra essere la riapertura di tante altre attività: dai cinema ai teatri passando per musei, palestre e piscine.

Per queste ultime sembra certa la conferma della chiusura. Niente nuoto e ginnastica, niente sport di contatto e probabilmente niente sci. L’unica possibile deroga, ma non sembra così probabile, potrebbe essere per gli impianti sciistici. La richiesta viene da sindaci e presidente di regione per salvare parte della stagione sciistica.

Le parole del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora a Rai Uno sono sembrate chiare. «Non esistono purtroppo le condizioni sanitarie in questo momento per poter prevedere nel nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, quello che entrerà in vigore dopo il 4 dicembre, queste aperture. Capisco che sarà una sofferenza ulteriore per tutto questo mondo, però oggi non esistono le condizioni quindi è bene anche prepararsi. Quasi certamente, direi certamente, al fatto che ci sarà una proroga di queste chiusure. Ovviamente questo vorrà dire che aiuteremo questi settori anche per tutto il tempo ulteriore in cui resteranno chiusi».

L’invito al cenone ridotto, raccontato in questi giorni da molta politica, e la richiesta di un Natale sobrio sembrano escludere la possibilità di una riapertura di strutture che potrebbero portare assembramenti: cinema, teatri e circoli ricreativi. È stato lo stesso Spadafora a dire che potrebbero essere prolungate anche queste chiusure. Il 2020 sembra già terminato per queste attività. La ripresa solo nel 2021.

 

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