Il leader dei talebani dell’Afghanistan, il Mullah Akhundza, ha chiesto un tavolo di confronto e di valutare e avviare dei colloqui di pace per porre fine al conflitto nel paese, secondo il capo dei talebani, le trattative dovranno essere avviate e condotte dagli Stati Uniti. È stato reso noto in un messaggio pubblicato sul portale dei talebani, il capo guerrigliere Akhundzada ha scritto: «se gli statunitensi davvero credono in una conclusione pacifica in Afghanistan non devono fare altro che sedersi al tavolo negoziale, in modo che questa tragedia possa essere risolta attraverso il dialogo». Secondo il leader degli insorti, se è intenzione per il governo afghano di risolvere la questione, uno dei cardini da rispettare è l’abbandono del paese da parte «degli Stati Uniti e delle altre forze di occupazione. Si stabilisca un governo inter-afghano indipendente e islamico. La nostra jihad è nata proprio per perseguire questo obiettivo, ma abbiamo mantenuto aperte le porte alla comprensione e al negoziato, costituendo un nostro ufficio politico come unica strada maestra di attività in questo ambito». Gi Stati Uniti a tutt’ora ancora non hanno replicato. Intanto, ieri a Kabul si sono incontrati il comandante dell’esercito del Pakistan, generale Qamar Javed Bajwa ed il presidente afghano, Ashraf Ghani, i due hanno esaminato le prospettive di pace, sottolineando l’importanza della tregua annunciata in occasione della fine del ramadan. Ancora un incontro importante si è palesato ieri nel corso della visita nella capitale afghana, si tratta del generale pakistano, Qamar il quale ha incontrato anche il coordinatore del governo, Abdullah Abdullah, e il comandante delle forze militari statunitensi e della missione Resolute Support della Nato, generale John Nicholson. Tutto è iniziato con una richiesta di tregua da parte del capo del governo Afgano formalizzata qualche giorno fa, questa nuova ventata di aria induce a pensare che man mano il cielo afghano si potrebbe iniziare a liberare da qualche nuvola.
Raffaele Fattopace