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Ricomincio dai libri: il 20 e il 21 settembre a San Giorgio a Cremano la prima fiera dell’editoria

di Franca Pietropaolo

Tre parole chiave: “Ricomincio dai libri”. E’ questo il nome scelto per la prima fiera del libro mai realizzata nella provincia napoletana e che il Comune di San Giorgio a Cremano ha deciso di ospitare. L’evento – ideato e organizzato grazie al connubio tra le associazioni Arenadiana, La bottega delle parole e Librincircolo, in collaborazione con il Forum delle Associazioni e con il Comune stesso – si terrà il 20 e il 21 settembre presso i locali dell’ex fonderia di Villa Bruno. L’amore per i libri e il voler sensibilizzare alla lettura le nuove generazioni, ha messo in moto una macchina organizzativa che con coraggio e determinazione ha deciso di sfidare la crisi che da tempo sta investendo il mondo della cultura. A sottolinearlo, Miryam Gison, presidente dell’associazione culturale La Bottega delle Parole e anima della manifestazione.

Presidente Gison, da tempo si parla di crisi del settore editoriale che investe il nostro Paese ed in particolar modo il Sud: come nasce l’idea di una fiera del libro “qui ed ora”?

«Che il momento per la cultura non sia dei migliori non è certo una novità, anzi ormai è una realtà. Troppe le librerie che chiudono, poche le iniziative culturali che cedono sempre più il passo a quelle di intrattenimento. Come se l’obbligo sia ‘divertirsi’! D’altro canto la politica della festa è sempre tornata utile in momenti di vuoto come questo. Eppure la gente ha fame di cultura. Proprio per questo, insieme a Librincircolo e Arenadiana ci sfiorò quest’idea di una Fiera del libro. E’ assurdo che in Campania e a Napoli manchi un momento di aggregazione culturale ed editoriale del genere».

Di certo non è facile, in questo contesto, avviare una macchina organizzativa del genere…

«Ovviamente quando abbiamo iniziato non immaginavamo tutte le difficoltà che poi abbiamo dovuto affrontare e superare: coinvolgere gli editori, soddisfare gli autori, trovare gli spazi pubblicitari… insomma, non è stato facile. Per non parlare poi della promozione dell’evento; paradossalmente diffondere una buona notizia è particolarmente complicato e questo è il vero motivo per cui a Napoli tali iniziative muoiono. Molte emittenti e testate hanno “snobbato” questa notizia che, a mio avviso, merita la prima pagina. E non esagero quando parlo di prima pagina perché le nuove generazioni vanno rieducate e i Mass Media dovrebbero assumersi questo compito, creando interessi».

Non solo libri, ma anche altre attività parallele e tanti ospiti. A cosa mira “Ricomincio dai libri”?

«L’esigenza di rieducare alla cultura ci ha spinto a creare una fiera/festa del libro. La cultura è cambiata, non basta solo l’incontro, ma è fondamentale la condivisione e l’apprendimento. Per questo motivo abbiamo deciso di organizzare workshop, laboratori per bambini e momenti musicali, attività che difficilmente si vedono ad altre fiere. Insomma questa fiera vuole porsi come una risposta alla crisi culturale. Sarà un appuntamento fisso annuale e mira ad essere un momento educativo importante. Ci aspettiamo e ci auguriamo che gli utenti rispondano con interesse, perché essere a questa fiera significa anche appoggiare non solo il nostro lavoro ma soprattutto l’esigenza di ricominciare dalla cultura. A rafforzare queste idee ci saranno ospiti di rilievo nazionale come Pino Imperatore, Don Maurizio Patriciello, Francesco Pinto, Antonella Ossorio e Patrizia Rinaldi».

La casa editrice Linkomunicazione parteciperà alla fiera del libro in qualità di sponsor, in quanto l’editore Silvio Sarno crede fermamente nella diffusione della cultura e del sapere: lo dimostra l’impegno profuso nella promozione e sponsorizzazione della collana editoriale We Care e del trimestrale di cultura e formazione politica Link. Ma da qualche mese l’azienda ha deciso di toccare con mano e di vivere sin dalla fase embrionale l’attività editoriale, editando autonomamente saggi, testi di natura sociale e di narrativa. Ad inaugurare l’attività editoriale di Linkomunicazione il saggio di Bruno Gambardella su Vilfredo Pareto.

Bruno Gambardella sarà presente in fiera domenica prossima

Professore Gambardella, ci presenti in breve il suo saggio “Libertà, Socialismo, Democrazia. Il ‘cinismo sociale’ di Vilfredo Pareto”

«Come amo dire, il mio saggio su Vilfredo Pareto nasce dallo smontaggio e dalla ricostruzione di un lavoro che avevo da tempo nel cassetto. Attraverso l’analisi di alcune opere di un pensatore eclettico e difficilmente catalogabile, ho esaminato tre concetti fondamentali per l’uomo moderno: libertà, socialismo, democrazia. Al di là dell’analisi del pensiero paretiano, io e il mio prefatore (il prof. Gianpaolo Basile), abbiamo volutamente lasciate aperte delle finestre sul futuro: questi temi non sono solo attualissimi, ma ci interrogheranno anche nei prossimi anni» .

Quali difficoltà incontra un autore “esordiente” nel trovare, in un momento come questo, una casa editrice disposta a sposare le esigenze e il desiderio di pubblicare il proprio libro?

«In Italia, in quasi tutti i campi, gli esordienti hanno difficoltà a trovare chi possa offrire loro una possibilità. Certo, la crisi si fa sentire, ma spesso la mancanza di coraggio e lungimiranza non è legata al momento contingente. La saggistica, forse, offre qualche possibilità in più: se il prodotto proposto risulta essere di buona fattura e va a soddisfare una possibile richiesta, anche gli esordienti possono sperare di farsi notare. Sono grato alla mia casa editrice perché, con professionalità e passione, non solo ha pubblicato il mio saggio, ma mi ha accompagnato passo passo in questa prima avventura editoriale: non è cosa frequente e, soprattutto, per un autore esordiente, inesperto e timoroso, conta tantissimo».

Un pensiero sulla fiera del libro di San Giorgio: un piccolo comune che sfida la crisi del settore con un evento del genere

«Ho vissuto a San Giorgio a Cremano ben più della metà della mia vita. Partecipare ad un’iniziativa significativa come la Fiera del Libro mi riempie d’orgoglio non solo per l’evento in sé, ma anche per motivi sentimentali. San Giorgio spesso è vista come una sorta di quartiere prossimo alla metropoli, ma si è sempre distinta per la vivacità e l’impegno delle sue associazioni e per l’importanza delle attività culturali in genere. Proporre in tempi così difficili una fiera del libro nel prestigioso scenario di Villa Bruno è un investimento per il futuro perché continua ad evidenziare l’importanza culturale di San Giorgio nell’area vesuviana e nell’intera regione, offre una chance a tanti autori che desiderano incontrare direttamente il loro potenziale pubblico e permette ad editori e ad associazioni del settore di mostrare ai lettori un po’ più distratti l’importanza del loro lavoro. Sono sicuro che sarà un evento bello e importante, al quale mi riprometto di partecipare in futuro da visitatore e lettore e, perché no, magari con un nuovo lavoro».

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