In passato tantissimo bambini in Italia hanno conosciuto il mare e la montagna grazie a queste strutture, nate nell’Ottocento ma che sopravvivono ancora oggi con nome di Campus. Abbiamo raccolto la testimonianza di una ex bambina. Ecco il suo racconto:
“E così mamma e papà mi mandarono in colonia. Ricordo che ero così emozionata e spaventata al tempo stesso per la grande avventura che mi attendeva. A quei tempi, mentii ai miei genitori non dicendogli che avevo paura perché ormai ero grande, o comunque mi piaceva che loro mi reputassero così.
Ricordo il momento in cui li pregai di mandarmici. Il perché era molto semplice: alcune delle mie più care amiche ci erano già state l’anno precedente e assillai mamma fin quando, sfinita, accettò. Come potevo mai dirgli che ero totalmente terrorizzata all’idea di allontanarmi così tanto da lei, da papà e dai miei giocattoli? E poi, non avevo mai visto il mare. Erano altri tempi, all’epoca i soldi in casa scarseggiavano e al massimo ci potevamo concedere qualche giorno al lago e già ci sembrava un lusso.
Eppure oggi ricordo quella come una delle esperienze più belle della mia vita e non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori per avermi considerata grande, nonostante la mia tenera età. Certo, non posso dimenticare come ho trattenuto a stento i lacrimoni quando i miei mi hanno abbracciata e mi hanno detto “mi raccomando fai la brava”. Mi sono fatta forza e ho raggiunto il mio nuovo gruppo di amici mentre li guardavo allontanarsi e farsi sempre più piccoli.
Quel senso di angoscia per la separazione temporanea però è durato solo pochi minuti, fin quando ho conosciuto due bambini che sarebbero poi diventati i miei migliori amici, quelli che restano per tutta la vita. E così è iniziata l’avventura.
Il bagno in mare però durava solo dieci minuti e ricordo quanto fossimo tutti dispiaciuti per questo, perché se fosse stata una nostra scelta saremmo rimasti in acqua per ore. E così organizzammo una specie di rivolta interna per pretendere di prolungare il bagno. Il risultato fu una vera delusione e anzi, per punizione, niente bagno e più compiti per le vacanze, “dovete imparare la disciplina”, ci dicevano.
Una giornata, quella, che si rivelò drammatica, anche se oggi ho la consapevolezza di quanto quel centro estivo non fosse solo una vacanza per bambini. La colonia per me è stata molto di più: mi ha insegnato a prendermi cura di me stessa, ad essere autonoma ma al contempo a ragionare in gruppo.
Ho capito l’importanza della condivisione, di pensare e agire per la convivenza comune e ho scoperto che le regole e la disciplina sono necessarie per vivere in società. Mi sono anche divertita, ho conosciuto bambini che oggi sono splendidi adulti e che fanno parte della mia vita, e ho messo alla prova i miei limiti. Così, oggi non posso che ringraziare mamma e papà per avermi permesso di andare in colonia.”