Dopo il ridimensionamento dell’ospedale di Sant’Agata dei Goti, arriva in aula parlamentare, un’interrogazione presentata dal Movimento 5stelle, con prima firmataria l’onorevole Silvia Giordano, indirizzata al Ministero delle Finanze e della Salute.
Di seguito il testo dell’interrogazione parlamentare.
Premesso che:
il presidio ospedaliero «Sant’Alfonso Maria dei Liguori» di Sant’Agata dei Goti in provincia di Benevento costituisce una struttura di I livello della rete dell’emergenza con pronto soccorso e terapia intensiva, inaugurato il 10 marzo 2010; il piano regionale di programmazione della rete ospedaliera 2016-2018 della regione Campania ha previsto la soppressione di due reparti del presidio ospedaliero di Sant’Agata dei Goti, radiologia e cardiologia e la riduzione dei posti letto dagli attuali 100 a 76 e le delle unità operative complesse da otto a sei; il presidio ospedaliero di Sant’Agata dei Goti attualmente dispone un reparto di chirurgia generale, che per svolgere in modo ottimale le proprie attività, deve poter disporre di una serie di servizi tra cui sicuramente di competenze cardiologiche all’interno della struttura;
la bozza del piano ospedaliero campano, apparsa sui quotidiani il 18 aprile 2016, prevedeva il potenziamento del presidio di Sant’Agata con l’implementazione del reparto di pediatria;
la legge regionale n. 6 varata il 5 aprile 2016, all’articolo 22, comma 3, prevedeva l’istituzione di un polo oncologico pluri-territoriale presso l’ospedale Sant’Alfonso Maria dei Liguori di Sant’Agata dei Goti (Benevento), prevedendo degli investimenti ad hoc per il potenziamento del sito e l’assunzione di due oncologi;
come riportato da un articolo sul sito www.quotidianosanita.it del 21 maggio 2016 : «Molto critica la posizione assunta dai sindacati della dirigenza medica uniti in un fronte comune, che rappresenta oltre 50 mila camici bianchi: si accantona l’ipotesi di istituire un polo oncologico pluriterritoriale a Sant’Agata dei Goti, ospedale nuovo ed attrezzato, dove sparisce l’oncologia a vantaggio di piccoli ospedali in dismissione come Piedimonte Matese e San Felice a Cancello cui sono attribuiti alcuni posti letto che in Oncologia non possono fare a meno della complessità per garantire salute pubblica. Furbizie ingenue da parte di chi ha negato ogni confronto qualificato con professionisti che conoscono i territori, finendo per garantire interessi particolari a discapito di vantaggi collettivi. Daremo battaglia in tutte le sedi»;
l’amministrazione comunale di Sant’Agata de’Goti, con delibera di giunta comunale n. 78 del 16 maggio 2016 e delibera di giunta comunale n. 82 del 23 maggio 2016, ha deciso di impugnare dinanzi alle competenti autorità giudiziarie, i decreti della regione Campania n. 30/2016 e n. 33/2016
ad oggi il piano regionale di programmazione della rete ospedaliera 2016-2018 è al vaglio dei Ministero della salute e del Ministero dell’economia e delle finanze: se i Ministri interrogati non ritengano, alla luce di quanto esposto in premessa, indispensabile verificare per quanto di competenza, l’adeguatezza e la coerenza della razionalizzazione dei servizi sanitari offerti nel territorio sannita, dati i contradditori interventi programmatici che hanno interessato il presidio ospedaliero Sant’Alfonso Maria dei Liguori negli ultimi mesi;
se la riduzione dei posti letto e delle unità operative programmate per il presidio ospedaliero Sant’Alfonso Maria dei Liguori garantisca adeguatamente la qualità dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza sannita;
se si intendano indicare dei correttivi al piano regionale di programmazione della rete ospedaliera 2016-2018 della regione Campania, al fine di impedire che l’unico presidio ospedaliero di Sant’Agata dei Goti, nato per diventare un presidio territoriale di eccellenza per la sanità campana, sia posto in condizione di non poter più erogare servizi per la salute dei cittadini a causa della soppressione dei reparti.