Un presidio nel cuore del rione Sanità a Napoli per il riscatto di un intero quartiere; una manifestazione contro il fenomeno criminale degli ultimi tempi, le cosiddette “stese”, raid armati con colpi in aria per imporre il proprio potere. In piazza Sanità, davanti al portone chiuso della basilica di Santa Maria della Sanità, a pochi passi dalla statua realizzata in memoria di Genny Cesarano, il 17enne vittima di camorra, colpito a morte proprio durante una stesa, il 6 settembre di due anni fa. Circa 200 le persone che si sono riunite nella piazza, spesso teatro di scorribande di gruppi criminali, spinte dalla voglia di continuare a rilanciare, a riscattare il loro rione nel nome della legalità. Diversi gli striscioni esposti dalle varie associazioni attive sul territorio, tra cui “Un popolo in cammino per Genny”, la cui morte ha segnato per molti dei residenti il punto di partenza della lotta per liberare il rione dalla presenza della criminalità. “Di stese vogliamo vedere solo quelle dei panni”, o ancora “l’unica stesa che ci piace” una scritta accanto a un disegno di vestiti stesi ad asciugare; poi quello del comitato dell’ospedale San Gennaro dei Poveri, al centro di polemiche per una ipotesi di chiusura, e quello dei centri sociali Je sò pazzo, ex Opg. In rappresentanza dei commercianti c’erano il piazzaiolo Salvatore Oliva, con locale nella piazza, che ha distributo ai presenti panzarotti e zeppole, e “Poppella”, con i suoi dolci. In piazza anche la moglie del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, Maria Teresa Dolce (“Sono presente come cittadina e anche in quanto moglie di de Magistris”, dice), il vicesindaco Raffaele Del Giudice (“L’amministrazione comunale è presente a sostegno dell’iniziativa che parte dal territorio, dal desiderio dei cittadini di riappropriarsene”, spiega), il presidente della terza Municipalità Ivo Poggiani (“E’ un appello che parte dalle istituzioni a dimostrazione che sono al fianco dei ciattdini”, aggiunge), alcuni consiglieri comunali e rappresentanti del Pd, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. C’è anche Antonio Cesarano, padre di Genny, che ritiene:”Le stese non sono un problema dei cittadini, ma della politica. Quest’ultima deve impegnarsi a creare lavoro, occupazione, apportunità per non fare stare in strada i ragazzi, i giovani”.Alcuni interventi al megafono hanno concluso il presidio: dagli esponenti di DemA sono state rivolte dure critiche al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Solo chiacchiere e distintivo”, era scritto su un cartellone, con ritagli stampa di dichiarazioni del presidente della giunta regionale. “Con quale faccia si presenta nel quartiere?”, ha detto uno degli organizzatori al microfono. Per il vicesindaco Del Giudice il senso della manifestazione è che “la città ha ripreso l’ orgoglio”.
Dal sito “La Repubblica “