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ROMA BRUCIA: LA RAGGI DI FRONTE A DELLE SCELTE SUL “CASO MURARO”, MA LE SCUSE AGLI ELETTORI SONO UN DOVERE

Roma brucia ed i suoi interpreti migliori, dovranno tentare l’impossibile per spegnere l’incendio. L’imperatore Grillo (atteso come non mai dal Direttorio M5s) dovra’ certificare se la miccia incandescente del “Caso Muraro”, Assessora all’Ambiente del Comune di Roma, iscritta nel registro degli indagati,  puo’ essere disinnescata senza lasciare strascichi dal punto di vista politico e del consenso. Ma passiamo alla protagonista indiscussa dell’intera vicenda, il Sindaco di Roma Virginia Raggi; la grillina e’ attesa da scelte importanti, da cui non dipendono solo ed esclusivamente le sorti di Roma, ma la credibilita’ dell’intero Movimento pentastellato. Su di lei pende come una spada di damocle il venir a conoscenza gia’ dal 18 Luglio dell’iscrizione al registro degli indagati dell’assessora Muraro. Un clamoroso autogoal da parte della Raggi, a soli 2 mesi dalla  vittoria alle elezioni, partendo gia’ con il piede sbagliato nominando personaggi discutibili come Raffaele De Dominicis Neo-Assessore al Bilancio segnalato dalla studio Sammarco vicino a Previti (Tangentopoli docet), Raffaele Marra e Salvatore Romeo, rispettivamente Vice-Capo Gabinetto e Capo della Segreteria Romana, anche loro avvolti da relazioni e conoscenze politiche discutibili, di cui alcuni del M5stelle chiedono la loro testa. Per chiarire quanto sia grave la vicenda, basti pensare a Di Battista rientrato in fretta e furia a Roma rinunciando per un giorno al suo #Costituzione Coast to Coast e alla figura magra di  Di Maio, anch’esso a conoscenza del caso Muraro dal 18 Luglio, in piena ed accesa polemica con il Direttorio Pentastellato, su tutti la senatrice Taverna. La verita’ nuda e cruda, e’ che purtroppo governare e’ difficile, complicato e spesse volte “il potere logora chi ce l’ha”.. In questo momento il Movimento Pentastellato, seppur accerchiato dai Media( come se in 48 ore tutti i mali che affliggono Roma e dell’Italia fossero causati da Grillo e la sua squadra), da politici avvoltoi (destra/sinistra)che davanti a televisioni compiacenti recitano in modo patetico linguaggi stucchevoli sull’operato della Raggi, potrebbe attuare la strategia del perdono di riconoscere e ammettere un errore che seppur da dilettanti, ridia credibilita’ e umanita’ a personaggi di cui i cittadini elettori hanno estremamente bisogno per una rinascita culturale del paese..Il grande Indro Montanelli sosteneva che “fra gli errori ci sono quelli che puzzano di fogna, e quelli che odorano di bucato”. La Raggi ha un imperdibile occasione di spiazzare il suo piu’ scettico detrattore, attuando cio’ che un politico dei tempi recenti non ha mai osato fare: chiedere scusa agli elettori per l’errore commesso e ripartire piu’ forti di prima, magari tagliando qualche testa in nome del compromesso politico e attuare finalmente quella rivoluzione culturare ed etica, tanto decantata nel periodo elettorale.

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