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ROSA CRISCUOLO:”DE MAGISTRIS SINDACO METROPOLITANO ANTIDEMOCRATICO!”

I meccanismi elettorali della citta’ metropolitana fanno si che il voto diviene concessione di una classe politica che elegge se stessa . Le funzioni tra cui alcune sconosciute che le Regioni e lo Stato hanno attribuito alla Citta’ Metropolitana sono molteplici : tutela dell’ ambiente , le rete di servizi e infrastrutture , la pianificazione di trasporti , appalti pubblici e privati , ecc ecc . La rivoluzione arancione del sindaco di Napoli difficilmente ha fatto cenno al difetto di democrazia delle elezioni dei rappresentanti dell’ ente anche perche’ con soli 170 mila voti il primo cittadino della citta’ del sole si e ‘ ritrovato a risedersi per la seconda volta sul trono di comando della provincia di Napoli che computa  3 milioni di cittadini . Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che in realta’ la vecchia Provincia e’ stata semplicemente sostituita in modo goffo dalla Citta’ Metropolitana e che il suo sindaco non viene eletto dai cittadini .
 Il principio della rappresentanza politica non viene rispettato nelle elezioni dei consiglieri della citta’ metropolitana ma il ” sindaco del popolo ” tace su questo aspetto . Le elezioni di secondo livello, a differenza di quelle a suffragio universale, hanno, per definizione, un meccanismo complesso ed esclusivo, perché coinvolgono un ristretto numero di elettori e un ancor più ristretto numero di possibili candidati.
I tre sbarramenti sollevati a suo tempo da Marco Cappato , gia’ consigliere del  comune di Milano , confutano il rispetto dei principi democratici nelle elezioni dei rappresentanti di un ente che attende una riforma del Titolo V della Costituzione .
Sbarramento di ingresso : La restrizione della base elettorale ai soli consiglieri e sindaci in carica, di fatto impedisce l’ ingresso a una formazione politica che non sia rappresentata negli organi comunali . Sbarramento di governabilita ‘ : le liste devono essere composte da un numero minimo di candidati pari alla metà dei consiglieri da eleggere, e sottoscritte da almeno il 5 per cento dei consiglieri e dei sindaci elettori. Cio’ comporta una disparita ‘ oggettiva tra partiti maggiori e piccoli  , infatti questi ultimi se non stringono alleanze rinunciando alla propria indipendenza restano quasi sempre fuori dai giochi . Sbarramento di relazione : sulla scheda dell’ elettore compare un coefficiente di ponderazione basato sulla fascia demografica del comune rappresentato . Il pericolo conseguente e’ che i piccoli comuni difficilmente riescono ad avere rappresentanti nel consiglio metropolitano .
Chiudiamo inoltre col ricordare che i tempi delle presentazione delle liste sono troppo esigui e il diritto di informazione e’ negato . Se dunque la sovranita’ appartiene al popolo resto personalmente basita del silenzio del sindaco De Magistris su queste elezioni avendo avuto un intero mandato per poter sensibilizzare le rappresentanze politiche locali sul recupero dell’ esercizio della democrazia . Il resto e ‘ solo demagogia .

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