Si è svolta ieri, alla Stazione marittima di Napoli, la prima assemblea nazionale dei comitati promotori di Articolo Uno – Movimento Democratici e Progressisti. E’ stato un momento di straordinaria partecipazione e di grande riflessione collettiva. Sono arrivati gruppi da tutta Italia, e hanno portato la loro testimonianza, come fondatori di questo nuovo cammino, tante persone che hanno ritrovato la voglia di fare.
Idee, entusiasmo: cose così non si vedevano da molti anni nelle assemblee politiche della nostra parte.
Ho avuto il piacere di condurre l’appuntamento, leggendo il messaggio di Giuliano Pisapia, e poi scandendo gli interventi e presidiando l’assemblea. Ho goduto di un osservatorio privilegiato, come sta del resto succedendo in queste settimane anche in Parlamento, e posso dire fin da ora che si è messo in moto una grande tensione collettiva, segno che c’era davvero il bisogno, in molta parte della nostra gente, di una nuova partenza, di un nuovo strumento, di un orizzonte di cambiamento vero.
Con Articolo Uno – Movimento Democratici e Progressisti si riparte, a cominciare dall’assemblea della Stazione marittima, per costruire una sinistra di governo capace di parlare ai bisogni della gente, soprattutto di chi è rimasto indietro. La questione sociale – con tutte le sue angolature – sarà centrale nel nostro progetto politico. Lavoro, disoccupazione giovanile, sviluppo, soprattutto al Sud, innovazione, tecnologia, crescita: saranno questi gli elementi portanti su cui lavoreremo.
E sempre ascoltando le persone.
Diciamo basta alla propaganda e alla retorica comunicativa, vogliamo crescere aprendo un dialogo costante con i territori e con donne e uomini, soprattutto chi vive direttamente e più duramente la crisi. Facciamo dell’ascolto la nuova cifra della nostra azione politica. Non a caso, il nostro momento politico più importante al Sud è stato un raduno dei comitati promotori: non una passerella, quindi, di dirigenti ma una riunione ampia, partecipata, con chi sui territori ha deciso di mettersi al lavoro.
L’assemblea di Napoli e altri momenti di incontro e coordinamento già fissati in tutta Italia per le prossime settimane, getteranno le basi per una presenza politica che vuole affondare le radici nella terra viva della nostra gente, quella che si è già allontanata da un Pd che ha smarrito memoria e identità. Dobbiamo ascoltare chi ha vissuto più dolorosamente la crisi, dobbiamo metterci dalla parte dei soggetti svantaggiati, dobbiamo costruire un’alternativa progettuale per portare il Paese fuori dalle difficoltà. Articolo Uno non sarà una ridotta di reduci che punta a una posizione minoritaria ma un movimento di ricostruttori di un campo politico dimenticato dal Pd, di cui il paese ha ancora bisogno.
Io sono fiduciosa e lavoro da subito con l’entusiasmo di sempre. Faremo una lunga strada.
Michela Rostan