Considerazioni per fare chiarezza sul destino della finanza pubblica , sul deficit e la manovra di Di Maio e Salvini.
BISOGNA SOLO RISPETTARE IL TETTO DEL 3% ( come hanno fatto tutti i governi compreso quello di Matteo Renzi ) gli Stati membri dell’Unione Monetaria devono rispettare la soglia del 3% nel rapporto tra deficit e Pil per evitare che la stabilità del loro Paese venga compromessa e di conseguenza quella della stessa Ue.
2- Dal 2013 la linea politica del Partito Democratico cambia e in più interviste e in alcuni passaggi pubblicati proprio dall’allora Segretario si parla di arrivare ad un soglia massima di poco sotto il 3%. Perché? Perché a beneficiarne sarebbero dovuti essere i cittadini e le imprese in modo tale di incentivare una maggiore spesa e un notevole innalzamento della qualità della vita, proprio nelle regioni del Mezzogiorno.
3- Adesso bisogna solo capire che incidenza avrà ( 780 o 380 € mensili ) e verso chi si rivolge realmente il reddito di cittadinanza; L’innalzamento della Pensione Minima a chi sarà rivolto e il pensionato a quanto avrà diritto ( 680 o 780 € mensili )
4- Si discute di Partite iva , davvero nella manovra esiste un passaggio di salvaguardia fiscale per le fatturazioni non superiori ai 40.000 € ?
Infine il nodo cruciale è questo : resto convinto che negli anni passati il tenere i conti in ordine sia stata un’operazione necessaria al fine di garantire stabilità nel quadro economico – politico e sociale del Paese e della Comunità Europea. Credo però che il cambio di tendenza , in parte utilizzato dallo stesso Renzi per contrattare il peso politico dell’Italia in Europa, andasse quanto meno organizzato con tempistiche diverse.
La storia però permetterà a tutti di capire le conseguenze delle scelte e più in là ci esprimeremo sul chi abbia avuto ragione.
Adesso tocca reinventarsi, il concetto di sinistra del nuovo millennio è cambiato forse addirittura evoluto per certi aspetti. Se si continua a denigrare l’avversario con le solite battute non si andrà avanti.
