L’eterna lotta tra il bene e il male, interpretata da Luca Marconi nel ruolo del Principe delle milizie celesti, San Michele Arcangelo, e da Luca Gaudiano nel tronfio ritratto dell’Angelo ribelle, Lucifero, è il tema centrale della ‘prima’ dell’opera musicale ‘San Michele, l’Angelo dell’Apocalisse’, prodotta da Arilu di Aristotele Aebli, in scena a Napoli, con scopo di beneficenza per ‘In nome di Concettà onlus’, venerdì 7 dicembre (ore 20:30) nella suggestiva location della Basilica di San Lorenzo Maggiore in Piazza San Gaetano.
L’opera trae ispirazione dal Libro dell’Apocalisse «e la narrazione adotta un linguaggio concreto e moderno in un format spettacolare in grado di stuzzicare i più sensibili, soddisfare i credenti ed incuriosire gli incerti» afferma il produttore Aebli. Lo spettacolo, sottolinea ancora, «è approvato dalle istituzioni e contribuisce a promuovere anche verso i turisti i nostri patrimoni culturali, artistici e performativi». Lo spettacolo è realizzato con la regia di Andrea Palotto, musiche composte dal maestro Simone Martino, libretto e testi di Simone Martino e Lorenzo Cioce, guida spirituale di padre Gaetano Saracino ed arricchito dall’interpretazione di performers del mondo del musical italiano. Sul palco si avvicenderà un cast «interessante e talentuoso che conferirà spessore e tratti suggestivi al profilo di ciascun personaggio biblico» come Giosuè Tortorelli (Dio), Giovanni De Filippi (San Giovanni), Renato Crudo (San Gabriele), Martina Cenere (la Vergine Maria), Sharon Alessandri (Lamia), Michelangelo Nari (l’Arcangelo Raffaele), Danilo Giannini (Leviathan). Sottofondo ed interludio sono affidati ad un coro di 20 elementi e di un ensemble di voci bianche. I costumi di scena sono creati da Rita Pagano con la collaborazione di Fabrizio Del Prete.
«Ogni personaggio incarna un sentimento profondamente attuale. Lucifero vive il dramma della superbia e dell’invidia nei confronti del Bene che viene inviato sulla Terra nella persona del Cristo, espressione totale della parola del Padre. Dio, che nella rappresentazione ha volto e sembianze umane, pone Lucifero di fronte ad una scelta. L’angelo ribelle sceglie e sprofonda creando l’impero del Male. San Giovanni è il narratore, lo Storico. Maria è madre forte e umile. Lamia è simbolo della corruzione, Leviathan è cinico e superbo», spiega il compositore Simone Martino. Spiega padre Angelo Palumbo, guardiano e responsabile del Complesso Monumentale di San Lorenzo: «L’opera che sarà rappresentata si inserisce in un filone, quello della solidarietà, che ci vede impegnati, senza fini di lucro, con diverse iniziative nel corso dell’anno, principalmente con raccolta fondi per la ricerca contro il tumore».