La situazione sanitaria campana è sempre più problematica. Negli ultimi giorni, forse perché si avvicinano le elezioni regionali, il dibattito sulla Sanità in Campania si è riacceso. Non che prima fosse stato dimenticato, vista la gravità in cui versa un settore tanto importante per il benessere della popolazione. Molti degli ospedali dell’intera Campania sono in piena crisi. Basta vedere le ultime questioni che hanno riguardato il Cardarelli di Napoli, una delle strutture più importanti della regione, per rendersi conto, quanto sia necessario un intervento. Intervento fondamentale, orami da anni, che non può più tardare.
Pochi giorni fa, infatti, è crollato il controsoffitto del Cardarelli, costringendo la struttura a chiudere ben sei sale operatorie. Il Loreto Mare versa da tempo in una situazione di totale caos. In tutti gli ospedali è consuetudine trovare i corridoi colmi di barelle, poiché manca lo spazio per ospitare i malati nelle stanze. Malati, che spesso raggiunti dai giornalisti, raccontano di convalescenze trascorse in pessime condizioni, primi soccorsi prestati alla buona e chi più ne, più ne metta. Eppure il settore ospedaliero, considerata l’importanza, che ha, per la vita di tutti, dovrebbe raggiungere i minimi livelli di efficienza. Regola questa che in Campania, da tempo, non è presa in considerazione. E alla vigilia delle elezioni, che decreteranno il prossimo Governatore della Regione, la sanità è diventata di nuovo protagonista delle varie propagande elettorali.
E così da un lato c’è Stefano Caldoro, attuale Governatore campano e commissario straordinario per la Sanità, che ha fatto del risanamento dei conti del settore in questione, il suo punto di forza. Risanamento, che però, a detta dell’opposizione sarebbe avvenuto grazie al taglio di molti servizi fondamentali. L’ha dichiarato Federico Gelli, deputato e responsabile sanità per il PD, durante un convegno a cui ha partecipato. Il deputato PD non ha nascosto l’intenzione del Governo Renzi, di nominare un commissario esterno per la Sanità in Campania. Una regione, che stando a quanto egli afferma, è ai minimi livelli per i parametri Lea, livelli essenziali d’assistenza. «La situazione in cui versa la sanità in Campania è pessima, nonostante Caldoro abbia fatto qualche passo in avanti non è sufficiente. Non si può evitare di scegliere un nuovo commissario dopo le elezioni, che però non sarà più il presidente della Regione, che dovrà, chiunque sia, interfacciarsi con un sub commissario, di nomina nazionale». Soltanto così, ha spiegato Gelli, la figura scelta a “traghettare” la sanità campana, sarà più autonoma e con maggiori responsabilità e, dovrà rispondere delle sue scelte direttamente all’esecutivo nazionale. E dopo le dichiarazioni del deputato PD, non è tardata ad arrivare la risposta dell’opposizione, che ha trovato parola nel Senatore Domenico De Siano, Coordinatore regionale campano di Forza Italia: «La posizione del PD sulla sanità in Campania è sconcertante, siamo davanti a intimidazioni ai limiti della legge. Della sanità campana si occuperanno i campani, abbiamo i numeri per uscire dalla fase commissariale». Sulla situazione disastrosa della sanità in Campania non sono mancati i commenti del candidato PD alla presidenza della Regione, Vincenzo De Luca: «Crollano i solai, le strutture ospedaliere non hanno manutenzione, non c’è un piano serio di manutenzione degli edifici: questo è il quadro della sanità campana. Siamo ultimi in Italia per i Lea (livelli essenziali di assistenza); i ticket più alti del Paese e si potrebbe continuare a lungo».
La situazione è sicuramente visibile agli occhi di tutti, soprattutto dei cittadini che non si sentono cautelati nell’assistenza sanitaria. La decisione del Governo Renzi sembra essere quasi certa, chiunque sia il prossimo Presidente della Regione, arriverà un commissario tecnico, che si occuperà del sempre più necessario risanamento di un settore, da troppo tempo, purtroppo, ai limiti della civiltà.