Continua il grande successo di Sanremo anche per la quarta serata, incentrata sui duetti e sulla proclamazione del vincitore delle Nuove Proposte, è stata seguita in media da 10 milioni 108 mila telespettatori con il 51.1% di share, mentre l’anno scorso la quarta serata del festival aveva ottenuto in media 9 milioni 886 mila telespettatori pari al 47.05% di share. Infatti, la media del 51.1% di share centrata ieri è la migliore dal 1999: bisogna infatti risalire al festival condotto da Fabio Fazio con Renato Dulbecco e Laetitia Casta per trovare un risultato più alto (54.06%). Il rock fa da padrone dell’inizio della puntata, con tanto di giacche di pelle nere e aria da duri, Claudio Baglioni, Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker hanno dato il via alla quarta serata del festival di Sanremo sulle note di Heidi, sigla del famoso cartone animato.Colui che mantiene il timone di questa grande festa, Baglioni, spiazza tutti rompendo la bacchetta al grande direttore d’orchestra Vessicchio, la gag iniziata con le critiche di Baglioni all’arrangiamento scelto dal direttore d’orchestra per l’esibizione di Mario Biondi. “Lei è un eversivo”, avverte il direttore artistico. “E’ lei è un dittatore”, risponde Vessicchio.
Mentre è subito standing ovation per Claudio Baglioni e Gianna Nannini dopo il duetto sulle note di ‘Amore bello’ avvolti in un ballo lento, abbracciati.
Emozione e commozione negli occhi di entrambi dopo che il cantautore ha ricordato che in comune, oltre a non avere mai partecipato in gara a Sanremo, hanno avuto anche due persone importanti: il regista e light designer Pepi Morgia, morto nel 2011, e il produttore David Zard, scomparso pochi giorni fa. Poi sul palco dell’Ariston arriva Piero Pelù e trascina l’Ariston in una versione rock di ‘Il tempo di morire’, in duetto con Claudio Baglioni. E’ il tributo di Sanremo a Lucio Battisti. Nella categoria delle nuove proposte, la spunta Ultimo che ha avuto la meglio su Mirkoeilcane e Mudimbi, i quali sono arrivati rispettivamente al secondo e terzo posto, con il suo inedito “Il ballo delle incertezze”. «Mi chiamo Ultimo. Ultimo dalla parte degli ultimi, per sentirmi primo».Ultimo nella vita, «inadatto», come si è sempre sentito «e non sarà Sanremo a farmi cambiare» ma “Nella vita non c’è solo spazio per le delusioni”, dice il rapper romano e dedica la vittoria al fratello che “deve vincere la sua battaglia, e la vincerà”. Mentre il premio della critica non poteva che andare a Mirkoeilcane, al secolo Mirko Mancini, cantautore che ha portato la ormai classica canzone sul dramma dell’immigrazione. Tanto più che la premiazione arriva a pochi giorni di distanza dai tragici fatti di Macerata, che hanno fatto di nuovo parlare il Paese di razzismo e fascismo. Il cantautore, a tal proposito dichiara: “Non è un brano di denuncia o politicamente schierato. Volevo solo emozionare. Nasce da una chiacchierata con una persona che mi ha raccontato il suo viaggio. Mi ha fatto vedere anche come stava seduto, su quella barca. Avevo negli occhi le immagini, ho cominciato a scrivere”. Il rock che rende tutti liberi ha iniziato questa festa delle musica che stasera prevede la finale dei Big, che quest’anno non ha avuto classifiche ne eliminazioni. Un festival votato alla libertà della musica, alla libertà delle donne, e agli ultimi che diventano primi con un Baglioni che continua a spettinare la seriosità del Festival.