Dietrofront della Rai che, dopo le polemiche, ha dato il via libera alla presenza di Rula Jebreal al Festival di Sanremo 2020. Nell’incontro tra l’amministratore delegato Fabrizio Salini, il direttore di Rai 1 Teresa De Santis e il direttore artistico e conduttore Amadeus, è stata approvata la presenza come ospite per una sera della giornalista palestinese naturalizzata italiana. La Jebreal interverrà con un monologo sulle donne vittime di violenze.
Dopo l’invito ricevuto da Amadues, c’era stata una marcia indietro. Era stata la stessa Jebreal a rivelarlo. “Evidentemente qualcuno si è spaventato che venisse offerta una ribalta a italiani nuovi, a persone diverse come me che appartengono a un’Italia inclusiva, tollerante, aperta al mondo, impegnata in missioni di dialogo e di pace”, aveva sottolineato in un’intervista.
La questione era stata portata anche sul tavolo della vigilanza Rai, con voci di un diktat di Matteo Salvini contro la Jebreal. Ma era poi arrivata la smentita del leader della Lega. “Io mi occupo di tutto tranne che dei conduttori e delle vallette di Sanremo, ho delle giornate abbastanza piene… Io penso che Sanremo sia il Festival della canzone italiana, se uno vuole fare i comizi va in piazza o in Parlamento. Per me la Rai può invitare chi vuole, non è un mio problema”, aveva detto.
“L’ultimo dei miei problemi – aveva poi aggiunto – è dire sì a tizia e caia, se invitassero me direi: ‘no grazie non ci azzecco nulla’. Invitino questa signora o un’altra, facessero come credono, tanto gli italiani sul controllo dell’immigrazione hanno le idee chiare, poi a Sanremo possono fare un comizio Renzi, Saviano o Bertinotti non è che gli italiani cambiano idea”.