Venite tutti a presenziare nel magico mondo del Sarri Wonka ed i suoi umpa umpa, spettacolo assicurato fornito ogni week end su questi schermi da un produttore che sostengono sia un Pappoman e che cambi la storia come e quando vuole, elargendo per l’occasione cioccolatini primaverili di mercato e cerini estivi…Gli Uppa Uppa si trasformano per l’occasione in fantastici circensi , dove il pallone e’ un optional, un flipper continuo ed estenuante per gli avversari, con gli spettatori in pieno visibilio che si dimenano in appaganti (e paganti) affermazioni irrealistiche di Champions e scudetto; intanto gli stessi percorrono una foresta fatta di piena insidie e trabocchetti stradali per arrivare in una struttura del San Paolo dannatamente obsoleta, ma che al suo interno si riempie magicamente e sorprendentemente di feste pirotecniche e profumi caraibici degni dei migliori pensieri del protagonista di Big Fish….
La folla acclama, gli interpreti e gli ingredienti di questo meraviglioso spettacolo ci sono tutti: il folletto, il caballero triste, e il mangiafuoco dalle retrovie ad organizzare e ammaestrare una squadra di fuochi d’artificio per le grandi occasioni..Gli altri umpa umpa ballano e danzano come globe trotter, coinvolgono tutti coloro che guardano lo spettacolo addolcendoli con assist e goal per il nano del villaggio, che cerca sempre di deliziare e sfornare prove sontuose per la platea con serpentine e acrobazie al limite della fisica, degne di un eroe circense. Sui giornali scrivono che la fabbrica di Sarri Wonka e’ piena di dolcezza, qualita’ (tanta roba), conquista tanti ammiratori ma non trofei, sappia alzare il tasso glicemico anche del piu’ acerrimo nemico o vittimista dei piu’ infimi pensieri kafkiani, ma che manca di quel cinismo e cattiveria tale che la renderebbe competitiva e appetibile sul mercato allo stesso livello dell’azienda bianconera, prima sul mercato riguardo credibilita’, brand e quantita’ di servizi offerti e (ricevuti) sul mercato..Un opera d’arte che eccessivamente bella, potrebbe farle perdere credibilita’ agli occhi estasiati dei suoi stessi estimatori ; in contrapposizione Oscar Wilde sostiene: “la bellezza e’ una forma di genio, anzi e’ piu’ alta del genio perche’ non richiede spiegazioni”..Ebbene si, quando si gusta qualcosa di piacevolmente coinvolgente in tutti i suoi sapori, non si devono chiedere spiegazioni altrimenti si perde l’essenza della stessa bellezza, nella sua stessa imperfezione meravigliosamente bella.
