Il 10 novembre 2016 è una data che gli abitanti di Scampia ricordano con particolare gioia perché ha segnato l’inizio di una nuova era. In una mattinata d’inverno di un anno fa sono partiti i trasferimenti degli abitanti delle Vele ai nuovi alloggi situati in via Labriola. I trasferimenti sono stati solo un primo passo verso la concretizzazione di un progetto più ampio, che prevede l’abbattimento di tre Vele e la riqualifica di una quarta in cui verranno a costituirsi gli uffici di Città Metropolitana. Ma come spesso accade i piani non procedono secondo quanto dichiarato. Non tutti i nuclei familiari hanno avuto la possibilità di ricevere un’abitazione dal Comune in quanto non rientrano nei requisiti di graduatoria, in particolare il mancato pagamento sulla tassa dei rifiuti. Si contano 40 famiglie che rischiano di restare senza una casa. Difatti, il sindaco Luigi de Magistris, qualche mese fa, ha confermato che i lavori e quindi l’abbattimento della prima Vela inizieranno verso la fine del mese di gennaio prossimo. Per far fronte all’emergenza l’amministrazione comunale aveva promesso una delibera che nei fatti non è stata mai attualizzata. Dinnanzi alle promesse mancate, gli abitanti delle Vele insieme al Comitato Vele hanno occupato la sede del consiglio comunale in via Verdi. Gli abitanti di Scampia attualmente senza dimora avranno tempo fino al 9 gennaio per fare ricorso, altrimenti perderanno tutto. Questo, inevitabilmente, comporterà un ritardo con i lavori.