Dopo una lunga malattia muore villaggio
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SCOMPARSO PAOLO VILLAGGIO, AVRA’  PER SEMPRE UN “POSTO FISSO” NEL CUORE DEGLI ITALIANI. PREMIER GENTILONI: “STRAORDINARIO ATTORE COMICO”

 

TANTA CULTURA NELLA SUA COMICITA’

All’ eta’ di 84 anni scompare dopo una lunga malattia a Roma, Paolo Villaggio e si interrompe definitivamente anche quella comicita’ un po’ irriverente e alquanto leggera,  colta , goliardica e sarcastica della nostra storia italiana.  Villaggio facente parte della famosa scuola genovese, rappresentata da artisti del rango di Paoli  e De Andre’, deve la sua fama ad un insana follia di rottura degli schemi della comicita’ italiana del Boom Economico anni ’60,  facendo ridere gli italiani sulle stesse loro debolezze, insicurezze; incarnava alla perfezione l’Italiano medio nel suo indimenticabile Ragioner Fantozzi, poiche’ il ragioniere piu’ famoso d’Italia e’ dentro la storia di ognuno di noi. Intrattenitore, scrittore( e’ sua la scrittura del Ragioner Fantozzi), attore con la A maiuscola, con collaborazioni di alto profilo con i maggiori registi italiani, attore Comico legato allo storytelling di una societa’ italiana Fantozziana del famoso “posto Fisso” anni ’70 , unica certezza di una figura proletaria e della sua “maschera da perdente” che tanto piaceva a noi italiani.

PREMI E RICONOSCIMENTI

Il suo talento nelle mimiche malinconiche e stereotipate, goliardiche mai fini a se stesse, hanno incuriosito autori di primo rango come Fellini, Olmi e Monicelli che ne seppero valorizzare ed esaltare il suo straordinario bagaglio culturale vincendo addirittura il Premio David di Donatello come migliore attore protagonista al Leone D’oro alla carriera nel 1992, al Nastro D’argento del 2000.

leone d'oro consegnato a paolo villaggio
leone d’oro alla carriera per paolo villaggio

Un personaggio sempre sopra le righe, grande tifoso della Sampdoria legato indissolubilmente anche alla sua amata terra Ligure; verra’ ricordato come l’ultimo vero grande comico italiano, tempi in cui lo stesso Villaggio,  i Tognazzi, Manfredi, Gassman, facevano ridere le platee italiane in modo sarcastico, piacevole ma non necessariamente scurrile,  con quella verve di bagaglio culturale necessario per far capire i cambiamenti di una societa’ italiana, da cui emergeva nel periodo Post-bellico l’urgente bisogno di comunicare con spensieratezza i propri disagi e le proprie debolezze.

Anche Il Premier Gentiloni stamane, ha voluto ricordare l’attore ligure, rimarcando la sua figura di “straordinario attore comico” e di come “abbia insegnato a generazioni di italiani a riconoscere i propri tic”

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