di Arturo Scotto (Dep. Sel) e Salvatore Vozza (Segr. Reg. Sel)
Le pagine dei giornali, locali e nazionali, sono in questi giorni invase da articoli che raccontano con dovizia di particolari, dopo la vicenda Matacchione, il nuovo scandalo che colpisce la sanità campana. Si tratta dell’ennesimo episodio di corruzione che investe uno dei settori più massacrati dal Governo regionale guidato da Caldoro, che in nome di un presunto risanamento dei conti ha reso la sanità campana quella per cui in Italia si investe meno, che versa nelle peggiori condizioni di tutto il Paese ed in cui vi è il maggior numero di casi di corruzione in assoluto.
La So.Re.Sa. doveva abbattere i costi del sistema sanitario regionale garantendo finalmente trasparenza nell’assegnazione degli appalti, ed invece si parla ancora una volta di associazione per delinquere, turbativa d’asta e falso. Come se il passato non ci avesse già insegnato abbastanza da capire che c’era qualcosa di poco chiaro. Non è la prima volta che al centro degli scandali e degli arresti che hanno fatto emergere una preoccupante commistione tra politica ed apparato pubblico c’è la sanità, ed è questo l’aspetto che rende ancor più inaccettabile e vergognoso il sistema di potere costruito in Campania dal centrodestra e da Caldoro: l’arresto, solo pochi mesi fa, del Presidente del Consiglio regionale Paolo Romano mostrava con chiarezza come si speculi e si costruiscano clan affaristico-clientelari sulla pelle dei cittadini. Noi di Sinistra Ecologia Libertà Campania avevamo già negli scorsi mesi segnalato più volte, anche all’Autorità Nazionale Anticorruzione, la necessità di intervenire per verificare cosa stesse accadendo. Oggi, purtroppo, lo scopriamo nel peggiore dei modi.
Siamo certi che il Presidente dell’Autorità Raffaele Cantone saprà agire nel migliore dei modi nelle prossime ore per fare piena chiarezza sulla vicenda. Intanto chiediamo alle forze di opposizione in Consiglio regionale, ed in primo luogo al PD, di unirsi alla nostra richiesta nei confronti del Presidente Caldoro affinché si presenti in Consiglio per rispondere di quanto sta accadendo e per riferire in merito alle reali dimensioni dello scandalo che sta emergendo