Parte il secondo giro di consultazioni al Quirinale, da tenere domani e dopodomani. In questa circostanza partirà con i partiti e chiuderà con le alte cariche istituzionali. Nella giornata di domani, in particolare, si chiuderanno la giornata di consultazioni sempre i pentastellati, mentre il centrodestra unito rimarrà nella casella già assegnata alla Lega al primo giro di consultazioni. Lo si comprende da fonti del parlamento. Il leader del M5s Luigi Di Maio, si è espresso così in merito: “Noi siamo impegnati a scrivere un contratto di governo: siamo pronti ma capisco che ci sono delle dinamiche interne alla coalizione di centrodestra e del Pd. Avremo bisogno di tempo per vedere l’evoluzione all’interno delle altre forze. Ci diano loro una risposta: dobbiamo metterci al lavoro il prima possibile sapendo però che io non voglio fare il presidente del Consiglio per non fare nulla: si va al governo con una compagine che possa cambiare le cose. O si va al governo per cambiare le cose o non ne vale la pena:No ad un governo a tutti i costi e Sì ad un governo del cambiamento, e su questo sono molto fiducioso”. Sulle consultazioni, in modo stretto, Di Maio non manca di fare polemiche, riguardo al fatto che i pentastellati sono sempre gli ultimi ad essere ascoltati da Mattarella: “Anche questa volta saremo gli ultimi ad essere ascoltati:sarà un’occasione per parlare al Presidente e dirgli dei passi avanti che abbiamo fatto rispetto alle ultime consultazioni per la formazione del governo. Le forze politiche hanno bisogno di un po’ di tempo e noi glielo daremo”. Non vi è ancora una direzione chiara su quello che sarà il nuovo governo, vi è bisogno di tempo, non si può dire quanto, ma di tempo.
