Cultura

Serena Rossi, la giovane napoletana sarà la madrina della Mostra del Cinema di Venezia

Attrice e cantante di grande talento sempre pronta a mettersi in gioco, dai mondi colorati e ironici dei Manetti Bros all’umanissima principessa Anna nel cult animato Frozen. Serena Rossi, che ha sempre alternato palcoscenico, grande e piccolo schermo, (anche come conduttrice) si appresta a un nuovo debutto.

Quello come madrina della 78/a edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Sarà lei ad aprire la serata inaugurale di mercoledì 1 settembre, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 11 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali.

“Per un’attrice essere chiamata a rivestire il ruolo di Madrina della Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia è un grande onore. So quanto sia stato difficile sorridere in questo ultimo anno e mezzo – commenta l’attrice in una nota, condivisa anche sui suoi social -. Ma in questo momento così delicato, tenere vivo e forte il desiderio di tornare a fare quello che sappiamo fare, e di tornare a sorridere, è tutto”. Sicuramente “la chiusura dei cinema, dei teatri, l’impossibilità di godere di qualunque spettacolo dal vivo non ci ha aiutato a sorridere – aggiunge -. E forse mai come in questa occasione ne abbiamo sentito la mancanza e abbiamo capito la necessità vitale delle Arti che, ora più che mai, dobbiamo difendere, proteggere ed esaltare”. A Venezia ’78 “vorrei ritrovare quei sorrisi dimenticati, vorrei che illuminassero le sale cinematografiche e tutti i luoghi del Festival. Vorrei che si riaccendessero sui volti di chi non ha potuto lavorare, ma che adesso può tornare a sperare, progettare, suonare, recitare, costruire scenografie, scrivere…Ringrazio per la fiducia la Biennale di Venezia, il direttore Alberto Barbera e il Presidente Roberto Cicutto. Sarà un Festival importante e io ce la metterò tutta. Per tutti.” L’attrice napoletana, classe 1985 debutta a 16 anni in teatro con il musical “C’era una volta… Scugnizzi”, il musical .

La notorietà arriva nel 2002 con “Un Posto al Sole” e negli anni a seguire con numerose serie di successo per Rai e Mediaset come “Il Commissario Montalbano”, “Adriano Olivetti”, “Che Dio ci Aiuti”. Ritorna in teatro con il ruolo di Rosetta in “Rugantino” che la porta anche al New York City Center di Broadway. Il sodalizio con i Manetti Bros inizia con “Song ‘e Napule” (2013) e la porta in concorso al Lido nel 2017 con “Ammore e Malavita”, per la cui vince un David di Donatello, un Nastro d’Argento e un Ciak d’Oro. Presta il volto a Mia Martini nel film “Io sono Mia” di Riccardo Donna per il quale conquista un Nastro d’Argento Speciale. “Interpretarla mi ha un po’ cambiato la vita – aveva spiegato -. L’incontro con questa donna incredibile che ho conosciuto studiandola, ascoltandola, vivendola, mi ha stravolto e continuo a portarmi dietro tante cose belle che mi ha lasciato”.
‘Brave Ragazze” di Michela Andreozzi e “7 ore per farti innamorare” di Giampaolo Morelli le valgono la candidatura ai Nastri d’Argento come migliore attrice protagonista di commedia nel 2020 e al Ciak d’Oro come miglior attrice protagonista. E’ in “Lasciami andare” di Stefano Mordini, presentato alla 77/a Mostra di Venezia. Dopo l’uscita in streaming de “La tristezza ha il sonno leggero” di Marco Mario de Notaris, la ritroveremo nell’attesissimo “Diabolik” dei Manetti Bros. Nel 2021 è in “Mina Settembre”, serie di Raiuno record d’ascolti. In veste di doppiatrice, oltre ad Anna in Frozen. principessa Anna in “Frozen”, ha prestato la voce a Cenerentola in “Into the Woods” ed è la voce cantata di Emily Blunt ne “Il ritorno di Mary Poppins”. Inizia anche una carriera di conduttrice televisiva: da “Celebration”, “Da qui a un anno” a “Cinepop” fino a “Canzone Segreta”. “Il ruolo in cui mi sento più a mio agio forse è la mamma – ha detto rispondendo ai giornalisti alla presentazione dello show -. Per il resto non so sceglierne uno professionale, sono entusiasta di tutto. Voglio essere libera di spaziare fra tutto”.

Ansa

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