Nel secondo anticipo della 10a giornata di Serie A, l’Inter batte 2-1 il Brescia e, almeno per un notte, supera la Juve in vetta. Al Rigamonti, i nerazzurri sbloccano il match al 23′ con un tiro di Lautaro Martinez deviato da Cistana. Le Rondinelle sfiorano il pareggio a inizio ripresa con Balotelli e Donnarumma, ma subiscono il raddoppio nel momento migliore: splendido il sinistro di Lukaku che fa secco Alfonso. Al 75′ l’autorete di Skriniar.
L’Inter soffre, rischia grosso, stringe i denti stremata e alla fine torna da Brescia con tre punti importantissimi che permettono a Conte di guardare di nuovo tutti dall’alto in basso, almeno fino al triplice fischio di Juventus-Genoa. A regalare la vetta ai nerazzurri sono i due uomini più attesi, Lautaro Martinez e Romelu Lukaku: l’argentino conferma il suo momento di grazia ed è anche baciato dalla Dea bendata, visto che la deviazione di Cistana è decisiva; il belga dà un calcio alle critiche con un sinistro a giro meraviglioso nel momento migliore delle Rondinelle, che per 15′ abbondanti della ripresa hanno messo alle corde De Vrij e compagni, salvati da un sempre strepitoso Handanovic.
Gara dai due volti quella andata in scena al Rigamonti. Per mezzora l’Inter è stata assoluta padrona del gioco, approfittando di un atteggiamento troppo remissivo dei padroni di casa che Corini ha schierato a specchio con il 3-5-2 abbandonando il più collaudato 4-3-1-2. I nerazzurri non hanno fatto nulla di trascendentale, ma hanno controllato senza patemi anche perché le Rondinelle non riuscivano proprio a ripartire e a innescare il tandem Balotelli-Donnarumma. Il finale di tempo in crescendo della banda-Corini doveva suonare un po’ da campanello d’allarme, visto che il Brescia della ripresa ha completamente cambiato volto, aiutata da un’Inter davvero stanca e oramai sulle gambe. L’arrembaggio, però, porta solo a due conclusioni pericolose di Balotelli e Donnarumma e i padroni di casa vengono puniti alla prima occasione concessa. Lukaku, stilisticamente sempre rivedibile, si conferma bomber implacabile e dimostra di avere un sinistro mica male: il povero Alfonso non può far altro che raccogliere il pallone in fondo al sacco. La rete del belga è un pugno nello stomaco per Gastaldello e compagni, che ci mettono una decina di minuti a riprendersi. Balo sfiora ancora il gol, poi la buona sorte viene in soccorso delle Rondinelle, quando il tiro di Bisoli respinto da Handanovic sbatte sul ginocchio di Skriniar e riapre il match. Corini le prova tutte e si gioca anche la carta Matri, ma il muro nerazzurro scricchiola senza più crollare. E per una notte (almeno) davanti non c’è più nessuno.